20 anni dal delitto sul Morrone Genitori e sorella Tamara tornano al bosco di Mandra Castrata

20 Agosto 2017   21:20  

I genitori e la sorella di Tamara Gobbo, la ragazza originaria di Padova uccisa 20 anni fa insieme all'amica Diana Olivetti da un pastore macedone mentre stava facendo un'escursione sul Monte Morrone, sono risaliti oggi fino al bosco di Mandra Castrata, ripercorrendo a piedi, l'intero tragitto fino al cippo che ricorda la tragedia.

A scampare all'orrore fu la sorella di Diana, Silvia, creduta morta e riuscita a fuggire; la ragazza, all'epoca 20enne, ha poi trovato l'amore in Abruzzo, sposandosi nel 2003.

Quasi nove chilometri lungo il 'sentiero delle signore', che Cesare e Fiorenza Gobbo hanno voluto risalire da soli insieme alla figlia Silvia, per tenere vivo il ricordo di Tamara e Diana vittime della furia assassina di Alivebi Hasani, che le uccise dopo aver cercato di abusare di una di loro.

Con loro non c'erano i genitori di Diana, Alfio e Gabriella che, a causa dell'indisponibilità di mezzi dei carabinieri impegnati in un incendio, saliranno sul monte nei prossimi giorni.


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