2013 l'anno della Tares: si pagheranno 30 centesimi in più a metro quadro rispetto alla Tarsu

09 Gennaio 2013   16:23  

La Tares, che da quest'anno sostituira' la vecchia Tarsu (Tassa asporto rifiuti) e la Tia (Tariffa igiene ambientale), costera' agli italiani almeno 2 miliardi di euro in piu' (precisamente 1,9 miliardi di euro).

Il gettito complessivo a carico dei contribuenti sara' di almeno 8 miliardi.

La stima e' stata calcolata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre, sottraendo dalle spese assunte dalle stesse Amministrazioni comunali per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (7 miliardi di euro) le entrate derivanti dall'applicazione della Tarsu o della Tia (6,1 miliardi di euro). La differenza tra i due importi da' luogo a 0,9 miliardi di euro.

A questa cifra va aggiunto 1 miliardo di euro circa che viene ottenuto con l'applicazione della maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato prevista dalla Tares a carico del titolare dell'immobile.

Questo miliardo e' stato stimato dalla Relazione tecnica allegata al decreto legge "Salva Italia" del 2011.

Infatti, il legislatore ha stabilito che la Tares servira' anche per finanziare i cosiddetti "Servizi indivisibili" prestati dagli Enti Locali, vale a dire quei servizi comunali di cui beneficia l'intera collettivita' ma per i quali non e' possibile effettuare una suddivisione in base all'effettiva percentuale di utilizzo individuale. Un esempio di servizio indivisibile e' rappresentato dall'illuminazione pubblica o dalla manutenzione delle strade pubbliche. Servizi di cui indubbiamente beneficiamo tutti, ma per i quali non si puo' quantificare il maggiore o minore beneficio tra un cittadino ed un altro.

Per assicurare la copertura di questi servizi indivisibili i Comuni dovranno applicare con la Tares un costo aggiuntivo a carico del contribuente che, come dicevamo piu' sopra, e' di 30 centesimi a metro quadrato (pari ad un gettito complessivo di 1 miliardo di euro) che potra' essere innalzato dai Comuni fino a 40 centesimi.

"Perche' mai questi 2 miliardi circa costituiscono l'aggravio che i contribuenti pagheranno in piu' nel 2013?" si domanda la Cgia.

"Perche' con la Tares, ricorda l'associzaione, il legislatore ha stabilito che in ogni Comune le entrate di questa nuova imposta dovranno coprire interamente la spesa sostenuta per la realizzazione del servizio. Pertanto, in maniera ancora del tutto "spannometrica" l'aggravio sara' di 0,9 miliardi a cui va sommato il miliardo derivate dall'applicazione dello 0,30 euro per metro quadrato.

In termini complessivi il costo della Tares sara' almeno di 8 miliardi di euro: 7 derivanti dal costo totale del servizio a cui va aggiunto il miliardo di gettito proveniente dall'applicazione della maggiorazione. Si tratta di una cifra approssimata per difetto, poiche' i dati disponibili e registrati dai bilanci comunali non comprendono i costi dei Comuni che hanno esternalizzato il servizio.

"Sia essa tassa o tariffa, quella sui rifiuti ha subito i maggiori rincari - ricorda Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - Negli ultimi 10 anni la spesa media per le famiglie italiane e' cresciuta del 60,9%. Se nel 2002 spendevamo 124 euro nel 2012 l'importo medio ha toccato i 327 euro. Ora con la Tares la situazione e' destinata a peggiorare. Speriamo che i Sindaci stiano molto attenti e introducano delle misure di esenzione a favore famiglie piu' in difficolta' al fine di contenerne l'impatto economico".


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