50 anni TSA, Piera Degli Esposti: "Senza L'Aquila e TSA non avrei le possibilità che ho avuto"

28 Ottobre 2013   18:10  

"Era il minimo che potessi fare, venire a questa festa del TSA. Questo teatro e questa città mi ha dato la possibilità di diventare un attrice con un consenso così alto. Se non c'era L'Aquila e il Teatro Stabile io non avrei avuto queste possibilità".

Piera Degli Esposti a L'Aquila è la vera ospite d'onore della giornata di festa per i 50 anni del Teatro Stabile d'Abruzzo, lei che in questa città è cresciuta da piccola giovane attrice di avanguardia inseme al regista Antonio Calenda e al giovanissimo Gigi Proietti fino a diventare la straordinaria protagonista di tanta storia del palcoscenico italiano.

Dopo l'esperienza aquilana l'attrice ha affrontato ruoli tra di loro sempre diversi, mai convenzionali.

A L'Aquila dal 1969 al 1976 l'attrice, bolognese di nascita, si dice “aquilana di adozione, legatissima alla città che all'epoca la accolse con calore”.

Tutto a L'Aquila mi era familiare, ci si incontrava per strada con gli aquilani. L'Aquila è un luogo di memoria e di affetto.  La grande forza degli aquilani permetterà alla città di continuare a vivere, e se non ci fossero gli aquilani, questa città non ce la farebbe”

Il teatro -racconta la Degli Esposti- oggi risente della necessità di visibilità, e la ricerca non è più come era. Non ci sono più persone che vogliono affondare nella ricerca, tutti cercano la visibilità. La cultura negli anni '70 entrava anche in posti scomodi, scendeva in strada oggi invece c'è invasione di una cultura televisiva, e il teatro ne risente”.

Piera Degli Esposti è stata invitata dal TSA e il Consiglio Regionale, ed è arrivata ieri sera a L'Aquila.

Grazie – dice con affetto al presidente del TSA Ezio Rainaldi e al vicepresidente del Consiglio Regionale, Giorgio De Matteis- mi avete accolto con tanto affetto, ed è stata meravigliosa la colazione che mi avete offerto: miele, ricotta, grazie”.

Una voce appassionata, uno sguardo dolce, un fare affabile, un'emozione visibile nel parlare dell'Aquila, non la nostalgia di qualcosa che non c'è più, ma  un affetto profondo per qualcosa che nella sua vita è stato centrale.

di Barbara Bologna
immagini e montaggio di Marialaura Carducci


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Piera Degli Espositi
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