#730: Ecco Tutti I Trucchi Per Risparmiare

08 Maggio 2017   13:43  

E' iniziata il 2 maggio la 'stagione' 2017 della dichiarazione precompilata del 730.

Online e pronte per essere inviate, con o senza modifiche, ci sono circa 20 milioni di dichiarazioni dei redditi predisposte dall'Agenzia delle Entrate. Ogni dichiarazione potrà essere modificata, integrata e spedita fino al 24 luglio; per il modello 'Redditi', invece, c’è tempo fino al 2 ottobre 2017.

Ma come si fa a ottenere un maggior rimborso sulle spese mediche? E come recuperare la metà di ciò che si spende per un divano nuovo?

Ecco una serie di trucchi per pagare meno tasse, messi a disposizione da Altroconsumo attraverso la guida al 730 pubblicata sul proprio sito, che - tra l'altro - offre suggerimenti e consigli su 'Familiari a carico', 'Scuola e università', 'Disabili', 'Spese mediche', 'Attività sportive', 'Acquisto veicoli per disabili', 'Ristrutturazioni', 'Mutuo per l'abitazione principale', 'Riqualificazioni energetiche', 'Spese Funebri', 'Colf e baby sitter' e 'Assicurazioni'.

SPESE MEDICHE - Dai farmaci agli interventi, fino a prodotti come cerotti e materassi ortopedici, sono molte le spese sanitarie che possono essere detratte con la dichiarazione dei redditi.

Quanto si recupera

È una spesa detraibile, quindi si recupera il 19% delle spese sostenute che complessivamente superano la franchigia di 129,11 euro.

Dove vanno indicate

Nel quadro E nel rigo E1 colonna 2.

Spese mediche per i figli

Le detrazioni per le spese mediche sostenute per il figlio spettano al genitore che lo dichiara a suo carico. In caso di detrazione del figlio al 50% tra i genitori (le spese possono essere detratte anche in percentuali diverse) basta annotare sulla documentazione la ripartizione tra madre e padre. Allo stesso modo si può, quindi, decidere di farle detrarre interamente da uno solo dei coniugi. Questa scelta è particolarmente conveniente se uno dei due genitori non ha spese mediche da detrarre per sé: infatti, lasciando quelle sostenute per il figlio interamente all'altro genitore, si sconta la franchigia di 129,11 euro una sola volta.

ACQUISTO DELLA CASA - Se si acquista una casa, che sia la prima abitazione, che sia ristrutturata o che rientri nella classe energetica A o B, si ha diritto alle detrazioni. E non solo: si può recuperare anche il 19% sulle spese di intermediazione.

Quanto si recupera

L'imposta di registro o l'Iva agevolati pagati sull’acquisto della prima casa.

Dove vanno indicate le spese

Nel quadro G, rigo G1.

Documenti da conservare

Atti di acquisto e di vendita degli immobili. L'agevolazione spetta ai contribuenti che hanno acquistato un immobile usufruendo delle agevolazioni prima casa, lo hanno venduto e - entro un anno dalla vendita - ne hanno acquistato un altro usufruendo ancora delle agevolazioni. Dal 1° gennaio 2016 è possibile utilizzare il credito d'imposta anche in caso di acquisto della nuova casa senza vendere quella già posseduta, l'importante è che la vendita di quest'ultima avvenga entro un anno dall'acquisto della nuova. Il credito d’imposta è pari all’imposta di registro o all’Iva versata in sede del primo acquisto e in ogni caso non può superare l'imposta di registro o l'Iva versati per il secondo acquisto.

Il credito d'imposta non può essere rimborsato ma può essere usato in diminuzione dell’imposta di registro dovuta per il secondo atto d’acquisto: in questo caso, basta dichiararlo al notaio che si occupa del rogito e che effettuerà i conteggi e i versamenti.

Altrimenti può essere usato:

- per l'intero importo in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito;

- in compensazione con altre imposte come IMU e TASI;

- in diminuzione dalle imposte sui redditi, dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data del nuovo acquisto.

Il credito d'imposta è personale, pertanto se l'immobile venduto o quello acquisito risultano in comunione, il credito d'imposta deve essere imputato ai coniugi, rispettando la percentuale della comunione.

Il credito d'imposta NON spetta a chi:

- vende un immobile acquistato con l'aliquota ordinaria, senza fruire della agevolazione c.d. 'prima casa';

- vende un immobile pervenuto per successione o donazione;

- non possiede i requisiti 'prima casa' nel secondo acquisto;

- vende un garage pertinenziale acquisito con i benefici prima casa e ne riacquista uno entro l'anno con gli stessi benefici.

BONUS MOBILI PER GIOVANI COPPIE - Si tratta di una detrazione del 50% su un massimo di 16mila euro. Attenzione però ai requisiti anagrafici.

Quanto si recupera

E' una detrazione, quindi si recupera il 50% delle spese sostenute nel 2016 per l'acquisto di mobili nuovi, destinati ad arredare l'abitazione principale, acquistata da giovani coppie dal 2015 al 31 dicembre 2016. La spesa massima consentita è di 16.000 euro, da dividere in 10 quote annuali.

Dove vanno indicate le spese

Nel quadro E al rigo E58.

Documenti da conservare

Fatture o scontrini di acquisto. Ricevute dei bonifici. Ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o bancomat e relativa documentazione di addebito sul conto corrente.

SCUOLA E UNIVERSITÀ - Dall'asilo all'università, le rette per la scuola dei figli possono incidere molto su un bilancio familiare, ricorda Altroconsumo. Per recuperare parte della spesa, però, si possono sfruttare le detrazioni: vediamo il caso degli asili nido.

Quanto si recupera

È una detrazione, si recupera il 19% della spesa sostenuta per un massimo di 632 euro a figlio.

Dove vanno indicate le spese

Nel quadro E, righi da E8 a E 10 con il codice 33, vanno riportati anche gli oneri indicati con il codice 33 nella Certificazione Unica.

Documenti da conservare

Fattura, bollettino bancario o postale, ricevuta o quietanza di pagamento. Sono detraibili le spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido.

Si considerano asili nido, sia pubblici che privati, le strutture dirette a garantire la formazione e la socializzazione dei bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni. Allo stesso modo sono detraibili le spese sostenute per la frequenza da parte dei figli delle cosiddette 'Sezioni primavera' e i costi relativi al 'Tagesmutter' (c.d. mamma di giorno), cioè quei soggetti che offrono presso il loro domicilio servizi di cura ed educazione all'infanzia. Non sono detraibili le spese rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione dei premi di produzione, indicate nei punti da 701 a 706 della Certificazione Unica con il codice 33.

La detrazione va divisa tra i genitori sulla base dell'onere da ciascuno sostenuto. Qualora il documento di spesa sia intestato al bimbo, o a uno solo dei coniugi, è comunque possibile specificare, tramite annotazione sullo stesso, le percentuali di spesa imputabili a ciascuno degli aventi diritto.

La detrazione spetta a prescindere dal periodo di competenza coperto dal versamento, quello che conta è la data del pagamento. Ad esempio, per versamenti trimestrali anticipati che coprono il periodo da dicembre 2016 a febbraio 2017, la detrazione spetta nella dichiarazione dei redditi 2016 perché il pagamento è avvenuto in quell'anno.

DONAZIONI - Se sono state fatte donazioni a ONG, Onlus, istituti scolastici, associazioni o a popolazioni colpite da calamità, come il terremoto, è possibile usufruire delle detrazioni con la dichiarazione dei redditi. La cifra che si può recuperare varia in base al tipo di donazione. Ecco il caso di donazioni a popolazioni colpite da calamità.

Quanto si recupera

È una detrazione, viene quindi recuperato il 19% delle erogazioni liberali in denaro versate in favore delle popolazioni colpite da calamità pubblica o da altri eventi straordinari, anche avvenuti in Stati esteri. Si può detrarre un versamento massimo di 2.065 euro.

Dove vanno indicate le donazioni

Nel quadro E, rigo da E8 a E10 codice 20, si inseriscono anche le somme riportate con il codice 20 nella Certificazione Unica.

Condizioni per la detrazione

I versamenti devono essere effettuati a favore di:

- ONLUS;

- organizzazioni internazionali di cui l'Italia è membro;

- fondazioni, associazioni, comitati ed enti il cui atto costitutivo o statuto sia redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata e che tra le proprie finalità prevedano interventi umanitari in favore delle popolazioni colpite da tali calamità;

- amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali;

- enti non economici;

- associazioni sindacali di categoria.

SPESE VETERINARIE - Quando un animale da compagnia si ammala, le cure possono essere molto dispendiose. Ma, ricorda l'associazione, se si superano i 129,11 euro in un anno è possibile richiedere la detrazione.

Quanto si recupera

E' una detrazione, si recupera il 19% della spesa sostenuta per un massimo di 387,34 euro. Su queste spese c’è una franchigia di 129,11 euro.

Dove vanno indicate le spese

Nel quadro E, righi da E8 a E 10 con il codice 29, vanno riportati anche gli oneri indicati con il codice 29 nella certificazione unica.

Documenti da conservare

Fatture del medico veterinario e scontrini della farmacia su cui viene indicato che il medicinale è ad uso veterinario.


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