8 Marzo Amaro per le Donne Mussulmane in Italia. In 10mila Ancora Vittime di Tribalismi

08 Marzo 2015   06:43  

ROMA - "Almeno diecimila sono le donne di origine musulmana che vivono in Italia e che sono state vittime di escissione del clitoride, infibulazione o circoncisione: è una vergogna che pesa davanti ai nostri occhi". Lo affermano la psichiatra Donatella Marazziti, docente all’università di Pisa, e l'autore di pubblicazioni sull’infanzia e la condizione femminile Mario Campanella, presidente dell'associazione Peter Pan.

Per queste donne "certamente non sarà festa domani - proseguono - ma di questa vergogna dovremmo farcene carico, chiedendoci come è possibile che tutto questo sia potuto accadere in un Paese civile, democratico e dalle grandi tradizioni umanistiche come il nostro".
Marazziti e Campanella chiedono al ministro dell'Interno Angelino Alfano "misure più forti di repressione contro i criminali che pensano che la donna sia uno strumento di tortura" e invocano "interventi legislativi atti a promuovere interventi ricostruttivi per le vittime e a prevenire questa indecenza. Un'azione preventiva forte non può non mettere al centro le giovani donne e le bambine di origine araba, certo non tutte, che provengono da quei Paesi dove ancora esiste questa medievale e criminale pratica di violenza".


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