A Gissi, che gli dette i ‘Natali’, il corso del paese dedicato all’ex ministro delle Poste

LA SATIRA DI ANTONIO SANTELLI

14 Settembre 2013   12:00  

Con Zio Remo l’Abruzzo si affrancò dalla disoccupazione e lui non rispedì mai nessuno al mittente.

TRA GASPARI E LA GENTE FU SUBITO ‘CORRISPONDENZA’ E SCOPPIO’ LA PASSIONE PER LE ‘LETTERE’

L’ex uomo di Governo sentì come pochi, ante litteram, il richiamo dei postini.

Remo dette la spintarella decisiva ai giovani nel lavoro: assunzioni Espresso oppure ‘successive’ con i ‘post’-telegrafonici.

Anche post mortem Remo Gaspari, esponente ex DC, partito sempre in.. mezzo, nel suo paese resta al Centro. A lui, che fu politico di lunghissimo corso, è stato dedicato il Corso principale di Gissi, paese che gli dette i Natali. La decisione di intitolare la via all’ex ministro degli anni 70 - lo Zio d’Abruzzo, spesso accusato di parentopoli – hasuscitato molti Rumor.

Gli abruzzesi trovarono in Lui, come ministro delle Poste, una forte corrispondenza tanto da sviluppare in molti un’insospettabile passione per le Lettere. A lungoGaspari, nei primi anni, fu combattuto tra il Foro (come avvocato) e la Buca (come Ministro) ma in realtà sentì ante litteram il richiamo dei postini. E così le Poste crebberoe aumentarono le raccomandazioni, le raccomandate e soprattutto i clienti tanto che si cominciò a parlare di clientelismo. Molti trovarono subito lavoro con assunzioni-Espresso, altri solo dopo, comepost-telegrafonici. Per incontrare Gaspari gli elettori, letteralmente, gli facevano le Poste, lo appostavano o prendevano apposta il Corriere (Espresso).

Lui, l’ex Ministro delle Poste, non li rispediva mai al mittente né li francobollava. Non stupisce quindi che Remo, cattolico e uomo di chiesa, ricevesse sempre messe di voti per le sue funzioni ultrareligiose. Ognuno si vota al proprio Santo e molti abruzzesi siraccomandavano al loro, San Remo. Allora, la religione cattolica erano molto diffusa, anche per via della Dc, e si aveva tutti grande fede nel posto alle Poste tanto che mai fece così fede il timbro postale. “Non avrai altro posto al di fuori delle Poste” . E così i giovani dell’epoca, indecisi sul loro futuro, ricevettero la spintarella giusta. Ben presto all’Agenzia di avviamento al lavoro, grazie all’ex Ministro, si sostituì il Cap (codice di avviamento alle poste). Era quindi ovvio che alle Poste ci fossero molti imbucati ma altrettanto vero che con Gaspari ci si affrancò dalla disoccupazione. La Cassa integrazione, grazie allo Zio, era una lontana parente e c’era solo, puntuale come un orologio, la Cassa per il Mezzogiorno.

 

SORRIDERE E RIFLETTERE SU CRONACA E ATTUALITA’ IN ABRUZZO

Una lente d’ingrandimento sull’attualità attraverso la satira. E’ l’obiettivo della rubrica, curata da Antonio Santelli, che da oggi ospitiamo nella nostra testata. Un modo, garbato e irriverente per sorridere e riflettere, sugli spunti offerti da notizie ed eventi quotidiani della Regione, da noi puntualmente registrati. Si tratta di uno spazio ‘diverso’ e originale che integra e completa l’offerta, già di qualità, del nostro giornale. Sarà un osservatorio puntato su tutta la Regione, giocato sul divertissement, il paradosso e le acrobazie verbali che però spesso nascondono verità più profonde della mera notizia di cronaca.

 


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