Abolito finanziamento ai partiti. Letta: "Promessa onorata"

Quagliariello: "Ora avanti con riduzione numero parlamentari"

13 Dicembre 2013   11:44  

"Una è andata: abolito il finanziamento pubblico ai partiti! Ora avanti con riduzione del numero dei parlamentari. Ecco i fatti''.

Così il ministro Gaetano Quagliariello, su twitter, annuncia l'abolizione del finanziamento in consiglio dei ministri.

"Avevo promesso ad aprile l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti entro l'anno. L'ho confermato mercoledì. Ora in Cdm manteniamo la promessa".

Lo scrive il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in un tweet.

La Legge elettorale passa alla Camera - "I Presidenti dei due rami del Parlamento hanno preso atto della sussistenza di una maggioranza numerica di senatori e deputati (alla Camera anche il Gruppo Fratelli d'Italia) favorevoli al superamento del principio della priorità temporale, in forza del quale l'iter sarebbe dovuto proseguire al Senato", comunicano le Camere.

"Su tale presupposto i presidenti Grasso e Boldrini, nel definire l'intesa sul passaggio della materia elettorale alla Camera dei deputati, hanno allo stesso tempo convenuto sull'esigenza, anche ai fini di un'equilibrata condivisione dell'impegno riformatore, che il Senato abbia la priorità nell'esame dei progetti di legge di riforma costituzionale già presentati e preannunciati, in particolare quelli concernenti il superamento del bicameralismo paritario e per l'avvio di un più moderno ed efficiente bicameralismo differenziato".;

Una maggioranza della I commissione del Senato formata da Pd, M5S e Sel ha detto sì allo spostamento della legge elettorale alla Camera. La presidente Finocchiaro, riferisce Calderoli, ha sentito i capigruppo in commissione e riferirà al presidente Grasso. Contro il rinvio si sono espressi tutti gli altri gruppi (Ncd, FI, Sc, PI, Lega, Gal). Nella seduta di questa mattina della commissione Affari costituzionali del Senato, la presidente Anna Finocchiaro ha ascoltato i pareri di tutti i capigruppo della commissione sulla questione dello spostamento dell'esame della riforma alla Camera. Secondo quanto riferisce il leghista Roberto Calderoli, si è espressa a favore una maggioranza formata da Pd, Sel e M5S, mentre si sono detti contrari tutti gli altri partiti. Sulle posizioni emerse, Finocchiaro scriverà adesso al presidente del Senato Pietro Grasso, che d'intesa con la presidente della Camera Laura Boldrini dovrà decidere in quale ramo del Parlamento far proseguire l'iter della riforma. E nell'attesa della decisione, sono stati per ora congelati i lavori della commissione di Palazzo Madama, a partire dalla riunione del comitato ristretto sulla legge elettorale che era prevista per oggi. Molto critico, il senatore della Lega Roberto Calderoli: "Nasce una maggioranza nuova fatta da Pd, Sel e M5S, proprio i partiti che finora hanno chiesto continui rinvii della riforma. Ma dovranno comunque ritornare al Senato e questo vuol dire che non riusciranno a combinare nulla, è solo una presa in giro". Per chiosare su quanto accaduto, Calderoli intona ai cronisti una canzoncina: "Venite a pescare con noi, ci manca il verme...".

Giachetti: "Ncd non ha capito che il verso è cambiato".

 A 24 ore da fiducia NCD e Quagliariello già minacciano crisi governo: sulla legge elettorale. Non hanno capito che il verso è cambiato!". Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Roberto Giachetti, vice presidente della Camera da due mesi in sciopero della fame per chiedere che si cambi il Porcellum.

(ANSA)


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