Aca, dal 2012 ad oggi consulenze per circa 600.000 euro

23 Agosto 2013   11:02  

Nuove potenziali fonti di criticapiovono sull'Aca. L'azienda, che deve già fare i conti con l'arresto del presidente Ezio Di Cristoforo per presunte tangenti ed appalti e con il possibile cambio ai vertici, é ora finita nell'occhio del ciclone anche per l'assegnazione di consulenze per varie centinaia di migliaia di euro.

Tra indagini geologiche, controlli di perdite, analisi di laboratorio, e persino l'ideazione e la realizzazione di una campagna pubblicitaria, dal 2012 ad oggi l'Aca ha infatti assegnato consulenze per 601.017 euro complessivi, Iva esclusa. Una cifra enorme, di cui si fatica a comprendere il senso se si considera che, tra i 5 dirigenti ed i 160 dipendenti, il personale dovrebbe essere adeguatamente specializzato, e dunque non dovrebbe avere alcun bisogno di ricorrere a consulenti esterni.

Ancor più clamore desta la constatazione che, mentre nel 2012 gli incarichi esterni assegnati sono stati 14 (con una spesa di 204.302 euro, sempre Iva esclusa), nell'anno in corso sono stati sinora ben 33, facendo registrare una spesa di ben 396.715 euro, dati a dir poco controcore in questi tempi di profonda crisi.

Consulenze di ogni tipo, dai 5.500 euro spesi per due mesi di lavoro relativo al controllo di alcune perdite, ai 18.000 per una verifica sugi scali industriali, passando per i 12.000 relativi ad un supporto amministrativo all'Ufficio del personale ed a quello finanziario.

Spese di dubbia utilità e nuove fonti di polemica, e soprattutto ulteriori elementi in mano al centrodestra per spingere in direzione dell'azzeramento dei vertici dell'azienda, da sempre roccaforte del centrosinistra.

 


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