Accoltella il cognato, sostiene sia stata legittima difesa. Ma per ora resta in carcere

Ha voluto dare la propria versione dei fatti, sostenendo di essersi solo difeso da un'aggressione subìta, Benito Baldassarre, il 37enne di Guardiagrele che lo scorso 4 gennaio, al culmine di un litigio, ha ferito con unca coltellata il cognato 26enne Luca Marroncelli.

Al cospetto del gip Antonella Redaelli, infatti, Baldassarre, ancora rinchiuso nel carcere teatino di Madonna del Freddo, ha affermato di aver agito per legittima difesa, poiché sarebbe stato Marroncelli a brandire per primo il coltello, costringendolo a reagire ed a ferirlo alla spalla.

Il motivo scatenante della disputa, secondo le ricostruzioni si qui operate dagli inquirenti, sarebbe stato un giubbotto di proprietà di Baldassarre, e che i carabinieri di Guardiagrele sospettano sia stato utilizzato da un rapinatore nel corso di un colpo messo a segno qualche tempo fa, che tra i sospettati potrebbe comprendere anche Luca Marroncelli.

Baldassarre, tempo fa, si era spontaneamente presentato in caserma per chiarire che, benché l'indumento appartenesse a lui, non aveva nulla a che fare con la rapina, e presumibilmente aveva iniziato a sospettare che fosse stato proprio il cognato a rubarglielo.

Da qui, si può immaginare, la lite di sabato, culminata con il ferimento di Marroncelli, che Baldassarre ha sostenuto di aver accoltellato esclusivamente per difendersi: "Era fuori di sé, ha tentato di colpirmi con coltello, e nel deviare il colpo ho causato il ferimento di una mano, e successivamente, vistomi di nuovo aggredito, ho dovuto colpirlo ad una spalla".

L'interrogatorio non è però servito ad annullare la custodia cautelare in carcere di Baldassarre, probabilmente perché il gip avrà temuto che, se scarcerato, avrebbe potuto litigare nuovamente con Marroncelli. Il legale dell'uomo, l'avvocato Gianluigi Amoroso, sta però valutando se domandare una misura cautelare meno restrittiva, come i domiciliari lontano da Guardiagrele.