Accordo per Porta Barete, "Passaggio significativo, si è scelta la fruizione di un luogo simbolo"

01 Giugno 2016   11:58  

L’approvazione da parte della Commissione Territorio dell’accordo di programma relativo alla riqualificazione della zona di Porta Barete e di Santa Croce segna un passaggio significativo.

Pur con tutto il rispetto dovuto alle osservazioni e alle legittime proteste dei residenti (a tutela dei cui diritti abbiamo il dovere di adottare tutti gli strumenti necessari), ritengo che la decisione presa non debba essere vista come un accanimento dell'amministrazione nei loro confronti.

Si doveva scegliere se a prevalere dovesse essere l’opportunità, per la cittadinanza e i visitatori, di fruire nel migliore dei modi quello che è ormai divenuto un luogo simbolo  – peraltro riconosciuto da una imponente richiesta popolare che ha fatto registrare 12.000 firme nell'ambito della campagna del FAI “i luoghi del cuore”, in una città dove il terremoto i simboli li ha distrutti e li ha sospesi – o se invece tutelare il diritto dei cittadini residenti di riavere lo stesso affaccio del balcone.

Si è scelta la prima strada, supportata anche dai significativi ed eloquenti atti delle autorità deputate alla tutela artistica e culturale, che hanno certificato il valore storico ed archeologico dell’area. 

Abbiamo detto tante volte che la ricostruzione poteva essere un’opportunità di fare e valorizzare il meglio, abbiamo detto che il principio del “dov’era com’era” in alcuni casi poteva e doveva essere coraggiosamente superato.

Mi pare che nel caso di Porta Barete, aspettando ovviamente la ratifica del Consiglio comunale, un passo importante in questa direzione sia stato fatto


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