Accusato ingiustamente di violenza sulla figlia, dopo 5 anni d'inferno ottiene giustizia

27 Settembre 2013   10:37  

Non appena pronunciata la sentenza che lo ha assolto da un'accusa grave come l'abuso su una minore, per di più sua figlia, si é lasciato andare ad un pianto liberatorio.

Troppo grande deve essere stata infatti l'emozione per il papà che, la vigilia di ferragosto del 2008, fu arrestato su segnalazione di alcuni bagnanti della spiaggia di Città Sant'Angelo Marina, che lo avevano visto nudo con la figlia di 8 anni a cavalcioni.

Dopo cinque anni di battaglie legali, ha avuto ieri luogo la sentenza, risoltasi con l'assoluzione dell'uomo "perché il fatto non sussiste", a fronte della richiesta di 8 anni di reclusione avanzata dal pm Mirvana Di Serio per presunta violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico.

Decisive, per l'esito del processo, la documentazione prodotta dalla difesa, che ha dimostrato come l'uomo e la sua famiglia, residenti in Umbria, praticassero da tempo il nudismo, e soprattutto le perizie svolte sulla bambina, che oggi ha 13 anni e sulla quale non é stato riscontrato alcun trauma o incapacità riconducibili a eventuali abusi, cui lei non ha comunque mai fatto riferimento.

 

 


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