Acerbo, l'ACA deve diventare un'azienda speciale

11 Novembre 2013   15:42  

"La nomina di un amministratore unico non basta, bisogna azzerare l'Aca in quanto Spa e trasformarla in azienda speciale, cioe' in azienda di diritto pubblico".

Lo ha detto il consigliere regionale e comunale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta questa mattina a Pescara.

"Non basta - ha proseguito - il dimissionamento del presidente indagato Di Cristofaro avvenuto con un ritardo di tre mesi. C'e' bisogno di una profonda opera di risanamento: per esempio non si capisce a cosa serva il procuratore Gaetano Cuzzi, vorremmo sapere a che titolo e' stato nominato procuratore dell'Aca. Non si capisce - ha evidenziato - perche' non venga dimissionato anche il segretario dell'Ato Fabrizio Bernardini condannato in primo grado ad un anno. In qualsiasi paese civile sarebbe andato a casa dopo un secondo.

Inoltre - ha aggiunto - ci preoccupa una lettera, di cui non si parla, del commissario unico straordinario nominato dalla Regione, Pierluigi Caputi , indirizzata ai soggetti gestori del servizio idrico integrato e ai Comuni.

Tra le righe di questa lettera - ha sostenuto Acerbo - si puo' leggere il preludio alla privatizzazione dei servizi idrici. Caputi minaccia la revoca degli affidamenti e detta le condizioni per sindaci e soci.

Vorrei capire chi ha dato il mandato a Caputi per operare in tal senso. Non vorrei che la stessa classe politica che ha gestito in maniera privatistica i servizi idrici creando il cosiddetto partito dell'acqua, con il sonno tra l'altro della Regione per anni e di chi avrebbe dovuto controllare, adesso ci prepari pure la privatizzazione".


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