Ad Alba Adriatica raddoppiato il divieto di balneazione

25 Agosto 2010   14:43  

Il sindaco Franchino Giovannelli ha esteso il divieto di balneazione da 150 a 300 metri, a nord e sud della foce del fiume Vibrata a causa del grave inquinamento batterico. Il provvedimento è stato adottato in via "precauzionale".

"Gli ultimi dati forniti dall'ARTA sui campionamenti effettuati alla foce del fiume e in mare descrivono una situazione in continua evoluzione. Paradossalmente, in questo momento, alla foce del Vibrata i parametri relativi all'inquinamento batterico sono entro i limiti di legge mentre le situazioni critiche, seppure in miglioramento, si registrano a 150 metri dalla foce. Per questo è stata emanata una nuova ordinanza che estende il divieto di balneazione da 150 a 300 metri. Il provvedimento è di natura esclusivamente precauzionale anche alla luce di quelli che sono i riscontri delle analisi sulle acque di balneazione. In attesa che la situazione venga chiarita ulteriormente e i parametri tornino nei limiti di legge è stato deciso di prolungare lo spazio nel quale esiste il divieto di balneazione" ha spiegato il primo cittadino di Alba. Intanto prosegue l'inchiesta della Procura di Teramo sul grave caso di inquinamento. Il PM Laura Colica ha disposto l'acquisizione di tutti gli atti, a cominciare da cartelle cliniche e dati ARTA che potrebbero sfociare, a breve, nell'emissione di avvisi di garanzia.

INQUINAMENTO VIBRATA: ASSOTURISMO, GRAVE DANNO D'IMMAGINE

"L'Abruzzo ha investito tutte le sue energie sull'immagine di regione verde in cui vivere una vacanza in un ambiente sostenibile. Per questo non e' assolutamente tollerabile il malfunzionamento del depuratore del fiume Vibrata, che sta arrecando un gravissimo danno d'immagine al turismo abruzzese e costringe decine di bagnanti a bruciare le ferie per ricorrere alle cure mediche". Lo afferma Daniele Zunica, imprenditore turistico della provincia di Teramo e presidente regionale di Assoturismo-Confesercenti, la federazione che riunisce oltre 1.500 imprese turistiche abruzzesi. "Ogni anno centinaia di migliaia di turisti scelgono l'Abruzzo proprio perche' attratti dalla regione dei parchi" ricorda Zunica, "e non e' pensabile ritrovarsi sui giornali di tutta Italia per un episodio cosi' grave, che non puo' offuscare gli sforzi di migliaia di imprenditori lungo 130 chilometri di costa e in decine di centri delle aree interne. Le responsabilita' vanno accertate con urgenza, cosi' come vanno trovate forme per risarcire i turisti colpiti. Apprezziamo la rapidita' dell'intervento della Provincia" dice Zunica, "e ci aspettiamo che la stessa Provincia e i Comuni coinvolti garantiscano fin da ora che l'estate 2011 si aprira' con un depuratore adeguato, in grado di garantire la piena fruibilita' del mare e dei servizi all'avanguardia che la spiaggia offre. Non un solo giorno dell'estate 2011 dovra' trascorrere con un dubbio sull'efficienza del depuratore e sulla qualita' delle acque".


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