Aggressione a Lapenna, sicurezza in Comune affidata a privati tra il malcontento della Municipale

La replica del comando: "Il servizio spetta a noi"

10 Ottobre 2013   12:21  

Non cessa di suscitare polemiche l'aggressione subita lo scorso 17 settembre in municipio dal sindaco di Vasto Luciano Lapenna, minacciato e spintonato da un disoccupato poi fermato da alcuni dipendenti comunali.

Se nell'immediato destò più di una perplessità l'accaduto in sè, ora il motivo della discordia risiede nella decisione del dirigente Enzo Marcello di affidare la gran parte dei turni di sorveglianza (eccetto lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio) ad una società di vigilanza privata, tramite un apposito provvedimento.

La decisione, per alcuni versi paradossale, non é certo passata inosservata e, soprattutto, non é certo stata presa bene dal comando di Polizia Municipale, i cui effettivi evidentemente devono sentirsi presi in scarsa considerazione e destinatari di ben scarsa fiducia.

"Siamo a dir poco sorpresi, soprattutto perché l'amministrazione comunale ha preso tale decisione all'improvviso e senza nemmeno interpellarci", ha affermato visibilemnte perplesso Antonio Di Lena, tenente della Municipale e , segretario territoriale del Diccap (cui sono iscritti molti appartenenti al corpo vastese).

"Ci sentiamo scavalciati, e non comprendiamo proprio come mai il Comune abbia scelto di pagare una ditta esterna, i cui membri non hanno alcuna qualifica i polizia giudiziaria, nè di pubblica sicurezza, quando la normativa assegna esplicitamente alla Municipale incarichi di sorveglianza presso la sede comunale", ha poi proseguito Di Lena, che non ha escluso di rivolgersi direttamente al prefetto di Chieti De Marinis.


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