Aggressione a due marocchini, la versione degli arrestati: "Ci hanno aggredito e ci siano difesi"

03 Settembre 2013   11:36  

Sostengono di aver agito per difendersi i sei giovani che alcuni giorni fa, a San Benedetto dei Marsi, hanno aggredito due marocchini, investendo uno di loro e dando alle fiamme una delle loro auto.

Al cospetto del gip Francesca Proietti del Tribunale di Avezzano, ieri mattina Dionisio Toracchio (24 anni), Fabio Sante Mostacci (22), Mario Porreca (18), Cristian Iacobacci (19), Nello Del Gizzi (21), tutti residenti in San Benedetto dei Marsi, ed Alessandro Ferzoco (35), carabiniere residente a Pescina, hanno richiesto tramite i propri avvocati la revoca degli arresti domiciliari.

I sei, accusati oltre che di aggressione  anche di atti xenofobi, hanno sostenuto nel corso dell'interrogatorio di aver agito per legittima difesa nei  confronti dei marocchini, che li avrebbero assaliti bastoni in pugno dopo il rifiuto da parte dei sei di cessare gli schiamazzi in piena notte sotto l'abitazione di uno dei nordafricani. Ferzocco, indagato per presunto abuso della propria posizione di pubblico ufficiale, ha dal canto proprio respinto le accuse di aver bloccato uno dei marocchini per favorirne il pestaggio, asserendo di essere anzi intevenuto per evitare che la lite degenerasse.

Contestato anche l'episodio dell'investimento, di cui secondo l'accusa sarebbe responsabile Mostacci, che con la propria auto avrebbe causato la frattura di tibia e perone di Ahmed Bouhachim, tentando poi di passargli di nuovo sopra.

 


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