Agguato a Carlo Pavone, nelle indagini spiccano la pista sentimentale e quella della lite tra vicini

Sequestrato un fucile ad un residente nella zona

05 Novembre 2013   10:56  

Continuano le indagini dei carabinieri sull'agguato ai danni di Carlo Pavone, l'ingegnere elettronico di Montesilvano raggiunto da un colpo in testa mentre buttava l'immondizia appena fuori dalla propria abitazione in via De Gasperi.

Per cercare di capire il motivo, e soprattutto chi sia stato a sparare all'uomo, ancora in coma presso il reparto di Rianimazione dell'Ospedale di Pescara, gli inquirenti stanno seguendo varie ipotesi.

Inanzitutto, quella a sfondo sentimentale, ed in tal senso sono stati ascoltati i familiari e vari conoscenti di Pavone, al fine di ricostruire il suo rapporto con la moglie, alla ricerca di un'eventuale ombra nella vita di coppia, attraverso il sequestro dei telefonini della coppia e la prossima analisi dei rispettivi tabulati.

Rimane però in piedi, parallelamente, anche l'ipotesi di una possibile lite con un vicino di casa, degenerata nello sparo, ed a tal proposito i militari hanno provveduto al sequestro di un fucile ai danni di un uomo residente negli immediati paraggi.

L'arma sembra essere compatibile con quella utilizzata per colpire Pavone, di calibro 38 oppure 9. Se ne saprà di più dopo gli esami balistici, così come sono in dirittura d'arrivo i risultati degli esami sulle impronte rinvenute sul coltellino rinvenuto nei pressi della scena del crimine.


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