Agguato di camorra, ma la pistola si inceppa: salvo un 20enne

25 Maggio 2015   12:30  

Dovevano uccidere, ma la loro vittima e' rimasta solo ferita perche' la pistola si e' inceppata.

E' la ricostruzione di un tentato omicidio di camorra che ha portato i carabinieri a notificare nel Napoletano due misure cautelari emesse dal gip partenopeo a due affiliati al clan Veneruso, attivo tra Casalnuovo e Volla.

Arrestati Emanuele Esposito, 21 anni, e Salvatore Rea, 35 anni, entrambi già noti alle forze dell'ordine, attualmente agli arresti domiciliari nell'ambito di un'altra inchiesta.

Le accuse sono di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di arma da fuoco, reati con l'aggravante delle finalita' mafiose.

Le indagini sono partite il 3 settembre 2014 a Casalnuovo di Napoli, dopo il tentato omicidio di Romano Giovanni Gallucci, 20enne affiliato al clan Gallucci-Piscopo di Acerra.

I due hanno teso un agguato al 20enne sotto casa sua, ma l'inceppamento della pistola usata gli ha permesso di salvarsi.

I Veneruso volevano cosi' riaffermare il controllo del traffico di stupefacenti a Casalnuovo.


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