Aiuti ai terremotati rubati dalla Modavi: due condanne

Per vendita di beni destinati ai terremotati aquilani

21 Novembre 2013   10:35  

Si è concluso con due condanne ed un'assoluzione il secondo capitolo giudiziario dell'inchiesta a carico dell'associazione benefica Modavi di Pescara, operante per la Protezione Civile e, secondo l'accusa, coinvolta nella rivendita di capi di abbigliamento sulla carta destinati ai terremotati aquilani.

Dopo aver comminato condanne a tre dei nove ingagati nello scorso giugno, il gup del Tribunale di Chieti Paolo Di Geronimo ha riconosciuto colpevole di peculato l'ex presidente dell'associazione, Franco Giovagnoli, e gli ha comminato un anno, un mese e 4 giorni di pena, ed ha fatto altrettanto con la volontaria Patrizia Foddai, condannata per il reato di ricettazione alla pena di 2 mesi di reclusione più 200 euro di multa.

Entrambi, giudicati con rito abbreviato, se la sono cavata con pene più lievi di quelle richieste dall'accusa, mentre è stata assolta "pr non aver commesso il fatto" la volontaria Nadia Cutracci.

Andando a ritroso, lo scorso giugno erano stati condannati il socio dell'associazione Daniele Marinelli (un anno di reclusione), Natalia Legnini (un mese e mezzo), e Anna Palma Tatone (un anno e mezzo), dopo aver optato per il patteggiamento.

L'inchiesta era partita all'inizio del 2010, dopo che ai carabinieri della stazione di Casalincontrada era stata segnalata la vendita, presso un negozio di Roccamontepiano, della vendita di materiale d'abbigliamento e non solo sulla carta destinato ai terremotati dell'Aquila, e secondo altre testimonianze in un magazzino erano custoditi altri beni per un valore totale di circa 100.000 euro.


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