Al Comune di Atri esplode la polemica sulle indennità non tagliate

12 Settembre 2013   17:43  

Il segretario comunale de La Destra Roberto Marchione interviene sulle indennità degli Amministratori Comunali di Atri e chiede la restituzione di somme a suo dire irregolarmente percepite a causa di una riduzione di Legge non applicata.

''Sono allibito di come va sviluppandosi in questi giorni la diatriba riguardante gli emolumenti e i rimborsi percepiti dagli Amministratori Comunali atriani; sono esterrefatto di come la nostra Amministrazione sembri tentare di ingannare con nonchalance i suoi cittadini, negando l’evidenza delle Delibere di Giunta che parlano chiaro.

Ritengo vergognoso che un’Amministrazione, che taglia servizi a destra e a manca lamentando il poco denaro a disposizione, non si faccia poi problemi ad azzerarsi la riduzione del 30% sulle indennità che tanto aveva sbandierato in campagna elettorale mangiandosi così buona parte dei tagli, legittima ma inopportuna in questo momento di crisi; i sacrifici devono essere fatti da tutti, anche dagli Amministratori e non solo dai cittadini.

E’ paradossale che, con la determinazione delle nuove indennità avvenuta a inizio luglio, il costo annuo per il Comune è superiore a quanto lo era prima con un numero maggiore di Assessori, in questo modo si va a eludere e tradire lo spirito di risparmio pubblico che il legislatore voleva attuare con la spending review.

E’ obbrobrioso che l’Amministrazione Astolfi non ammetta l’unica reale verità, cioè che l’importo delle proprie indennità corrisponde al massimo consentito dalla Legge.

Il 10% di riduzione, previsto nella Delibera di Giunta di luglio riguardante le indennità per il nuovo mandato elettorale, non è assolutamente una loro autonoma e volontaria decisione, è la Legge che lo prevede e lo impone.

Anzi, spulciando la documentazione, proprio riguardo a questa riduzione del 10%, ho riscontrato una grossa ed evidente irregolarità.

Questa riduzione del 10% delle indennità era stata prevista dalla Legge 266 del 2005, poi con Delibera n°6 del 21/12/2009 la Corte dei Conti aveva stabilito che tale riduzione non doveva considerarsi più in vigore e infine, con delibera n°1 del 12 gennaio 2012, la stessa Corte dei Conti a Camere riunite ha invertito il parere stabilendo invece che tale riduzione dovesse ritenersi ancora valida.

Risulta, invece, che questa riduzione sia stata applicata dal Comune di Atri solo a partire dalla Delibera di Giunta n° 115 del luglio di quest’anno, mentre nella Delibera di Giunta n° 12 di febbraio 2013 è stata citata e applicata la precedente decisione di annullamento della riduzione da parte della Corte dei Conti e, addirittura, nella Delibera di Giunta n° 15 di febbraio 2012 e quindi già successiva alla Delibera di “ripristino della riduzione” della Corte dei Conti, questa problematica non viene per nulla presa in considerazione.

Nei prossimi giorni protocollerò una richiesta ufficiale indirizzata al Sindaco Astolfi e al Segretario Generale del Comune di Atri, chiedendo spiegazioni sulla mancata applicazione di questa riduzione dal febbraio 2012 al giugno 2013 e se questa riduzione sarebbe stata dovuta ed eventualmente realmente applicata anche all’indennità di fine mandato che è spettata al Sindaco Astolfi.

Dovrà essere restituito il 10% del lordo (e non di quanto percepito al netto) delle indennità degli Amministratori e dei gettoni di presenza di Consigli Comunali e Commissioni Consiliari dal gennaio 2012 fino al 30 giugno 2013, sono somme che non spettavano agli Amministratori e Consiglieri Comunali atriani.

Non stiamo parlando di bruscolini ma di una somma totale che ad occhio è ben superiore ai 20mila euro, che invito poi ad essere utilizzata per il sociale e per diminuire alcuni costi ai cittadini atriani, per esempio visto che stiamo parlando di somme che nel totale sono simili, si potrebbe utilizzare per abolire la quota che le famiglie versano per il trasporto scolastico, rendendolo così effettivamente gratuito come previsto dalla Legge anche se poi purtroppo non è così in quasi ogni luogo d’Italia.

In caso non venisse tutto sanato, non potrei esimermi dal far intervenire anche per questo caso l’autorità giudiziaria e contabile.

Contestualmente chiederò ufficialmente al Sindaco Astolfi, visti i gravi errori di queste delibere ed altre situazioni susseguitesi negli ultimi anni, la non riconferma del Segretario Generale del Comune di Atri, dato che siamo entro i 120 giorni dall’insediamento, termine entro cui il Sindaco può per Legge prendere questa decisione.''

 


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