Al via ridisegno Camere di Commercio

29 Ottobre 2012   12:38  

Via libera dall'assemblea unioncamere al progetto di ridisegno dell'organizzazione territoriale delle Camere di commercio e di ridefinizione ed accorpamento delle funzioni.
Parole chiave dell'ipotesi di riforma, presentata in occasione della 136esima Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio in corso a Venezia, sono: razionalizzazione per rendere il sistema camerale ancora piu' efficiente; contenimento dei costi attraverso economie di scala; miglior utilizzo delle risorse umane; rimodulazione dei budget per liberare ulteriori risorse da mettere a disposizione delle azioni di supporto alle imprese.
Lo scenario ipotizzato porterebbe, a regime, a una ottimizzazione dei costi del sistema, che sono interamente sostenuti dalle imprese attraverso il diritto annuale, con significativi benefici a vantaggio delle aziende stesse. 
 "Il sistema camerale - ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - e' pienamente consapevole di dover raccogliere la sfida della competitivita' e dello sviluppo del Paese, e che cio' comporta la riorganizzazione dei propri servizi e un riordino complessivo dei propri assetti istituzionali. Cio' che ci proponiamo e' di rispondere in modo ancora piu' efficace ed efficiente alle istanze delle imprese, da cui unicamente derivano le risorse economiche di cui il nostro sistema dispone".
Il ridisegno approvato dall'Assemblea di Unioncamere parte dalla considerazione che "la comunita' di riferimento delle Camere di commercio sono le imprese, che operano in un mercato 'aperto' non vincolato dai confini territoriali di natura amministrativa.
Questo fa si' che le logiche di riassetto basate unicamente sull'estensione del territorio e sulla popolazione, utilizzate finora, non risultino adeguate alle Camere di commercio, per le quali si dovrebbero prioritariamente seguire criteri di aggregazione economica e di equilibrio di bilancio".
 Per questa ragione, la proposta approvata dall'Assemblea di Unioncamere persegue l'obiettivo: di definire con decreto del Ministero dello Sviluppo economico la circoscrizione territoriale di competenza di ciascuna Camera di commercio; di riorganizzare la rete camerale prevedendo come condizione necessaria che ciascuna Camera di commercio sia in grado di auto-sostenersi, potendo contare su un sufficiente equilibrio economico per adempiere a tutti i compiti istituzionali assegnati dalla legge; di garantire al tempo stesso un'adeguata diffusione territoriale, in modo da salvaguardare la vicinanza funzionale al tessuto imprenditoriale.
Il percorso individuato, sottolinea una nota, consentirebbe di definire la circoscrizione territoriale di ogni Camera di commercio sulla base del grado di omogeneita' dei territori e soprattutto della tipologia di tessuto economico che li contraddistingue.
Contestualmente alla riorganizzazione territoriale, l'Assemblea di Unioncamere ha approvato anche uno schema di razionalizzazione del sistema, basato sull'accorpamento a livello regionale, interregionale e nazionale di alcune funzioni. Il ridisegno di funzioni, secondo gli studi effettuati da Unioncamere, porterebbe a regime a una ottimizzazione dei costi del sistema, liberando risorse aggiuntive a favore dello sviluppo economico che potrebbero essere destinare allo svolgimento di eventuali nuove funzioni al servizio delle imprese, senza oneri aggiuntivi da parte dello Stato


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