Alfonso Pierantonio risponde a Chiodi sull'Università, "anche Atenei non virtuosi hanno eccellenze"

Caro Governatore,

iniziamo col dire che la valutazione della ricerca è fondamentale e che andava fatto da tempo per tante ragioni e per essere credibili. Tuttavia, chiudere degli Atenei sulla base di dati aggregati non credo che corrisponda ad un buon servizio per il Paese (altre agenzie di valutazione della ricerca, come quella Inglese non stilano affatto classifiche), si tratta di una soluzione ad effetto (un po' populista?) e probabilmente tra quelle che in Matematica sono dette soluzioni banali.

Lei ha ragione da vendere nel dire che occorre fare qualcosa, tuttavia consideri che un Ateneo in fondo alla classifica dell'Anvur, che chiaramente ha dei problemi, potrebbe esprimere al suo interno delle aree di eccellenza, un dato che si perde nell'aggregare tale valore con le valutazioni negative delle altre aree disciplinari peggiori.

In Italia abbiamo meno Università e ricercatori che altrove ed i numeri sono drammatici: in Italia ci sono 1322 ricercatori ogni milione di abitanti, in Romania 1393, in Spagna 1562, e così via fino alla Francia 2686, Germania 2873, Giappone 4960 (fonte: Banca Mondiale).

Ci sono molte cose di buono che la Regione Abruzzo sotto la Sua guida ha fatto, mi permetto di darle uno spunto di ispirazione: l'Istituto Imdea di Madrid (http://www.imdea.org/), accoglie 100 ricercatori da tutto il mondo con salari anglosassoni (altrimenti non ci sarebbe andato nessuno dall'estero), il costo della gestione dell'Istituto ammonta a 6 milioni di euro / anno di cui gran parte finanziata con l'FSE.

Pensiamo al nostro futuro, qualsiasi cosa oggi si possa fare darà i suoi frutti tra 10 anni, che non è un tempo favorevole per il consenso politico. Ma pensare, ad alcuni distretti industriali e costruire dei consorzi di cui istituti del genere con le Università ne possano far parte con una disponibilità finanziaria da mondo occidentale credo sia alla nostra portata.

Cordialmente,
Alfonso Pierantonio
Università degli Studi dell'Aquila