Alluvione Sardegna, domani lutto nazionale. Disgusto e rabbia per le parole della forzista Comi

21 Novembre 2013   12:46  

 Il consiglio dei ministri ha proclamato per domani il lutto nazionale per l'alluvione in sardegna. Lo si apprende da fonti di governo.

La Protezione Civile della Sardegna invita la popolazione a interrompere l'invio di aiuti ai centri di raccolta poiche' sono ormai saturi. Quando ci sara' la necessita' di ulteriori aiuti - fa sapere la sala operativa - sara' data tempestiva comunicazione.

La situazione degli sfollati nelle zone colpite dall'alluvione e' scesa a 737, dei quali 240 quelli assistiti in centri di accoglienza (scuole, palestre, parrocchie, strutture alberghiere ed extra-alberghiere) e 497 in case parenti o amici. Proseguono le ricerche del disperso a Onani' (Nuoro) per il quale continuano a essere mobilitate squadre dei vigili del fuoco cui si sono aggiunti i volontari dell'associazione Arcus, gli uomini dell'Ente Foreste e del Soccorso Alpino coadiuvati da un elicottero.

Creaintanto sconcerto, rabbia e disgusto le parole della deputata di Forza Italia Laura Comi, profferite in una trsmissione televisiva.

''Ma quella persona che è andata nello scantinato, ma le sembra il caso? Qui manca l’educazione. Mica in Giappone quando c’è un terremoto vanno in ascensore… Qui manca l’Abc dell’educazione, questo è il punto. E l’educazione non costa miliardi

Risponde per le rime il fotografo sardo Antonello Zappadu.

“Io di fronte a certe tragedie mi chiedo come certa gente non abbia il pudore di tacere. Lara Comi stamattina ad Agorà è stata capace di scagliarsi contro il condono edilizio come se il suo partito ne fosse stato sempre il più fermo oppositore e vabbè. Ma la parte migliore è arrivata quando è arrivata a sostenere che la gente in Sardegna è morta perchè c’è anche una diffusa ignoranza sulle norme di sicurezza basilari in caso di alluvioni. “Ma come si fa a rifugiarsi in uno scantinato, è l’abc!”.

“Qualcuno spieghi alla Comi che la gente è mediamente più sveglia di lei, per cui no, non s’è rifugiata in uno scantinato. L’ha capito che era pioggia e non un bombardamento aereo. Il problema è che la famiglia di Arzachena (madre, padre e due figli) è morta nello scantinato perchè lo scantinato era la sua casa. Il problema è che un’anziana è morta nello scantinato perchè è scivolata e ha battuto la testa. Altre due anziane erano invalide e sono morte come topi, con l’acqua che saliva. Gli altri sono morti chi nei campi, chi in macchina, chi in strada travolto dalla piena come il padre e il suo bimbo.

Prima di andare in tv a sparare minchiate, abbiate almeno l’umanità e la decenza di andare a informarvi per capire cosa è successo, come è morta la gente, perchè. Sono sedici persone, sedici storie, sedici vite, non sedici sprovveduti che non avevano il manuale di sopravvivenza sul comodino. Un po’ di rispetto.''

 

 


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