Amici 2013, la finale: l'intervista a Verdiana Zangaro

da Sorrisi.com

01 Giugno 2013   07:28  

Abbiamo incontrato Verdiana Zangaro, la voce romantica dall’anima tormentata che questa sera su Canale 5 lotterà con Greta Manuzi, Moreno Donadoni e Nicolò Noto per la vittoria di «Amici 12» e il premio da 150 mila euro.

Il suo ep di debutto è «Lontano dagli occhi». I brani del disco sono stati scritti dalla coppia Federica Camba-Daniele Coro.

Un aneddoto: in più punti dell’intervista, parlando della sua esperienza ad Amici e del suo passato, si è commossa. È una persona straordinariamente fragile.

Qual è stato il momento più bello qui a «Amici»?
«Tanti, tantissimi, ma il più bello è stato vedere il mio disco, un sogno che realizzo dopo tanti anni. Quando ero piccola la scopa era il mio microfono e nel mio immaginario avevo gli anni ’90 di Whitney Houston e Mariah Carey. Arrivavano sul palco con dei vestiti bellissimi, sembravano delle dee scese in Terra. Ma erano anche così umane. Comunque il mio disco l’ho ascoltato tre volte, è la prima volta che sentivo la mia voce bellissima. Ho dormito accanto al cd tutta la notte, mi sono trovata anche carina nelle foto. Un’emozione indescrivibile».

E il momento più difficile?
«Amici non è un percorso semplice, ma è bello per questo. Mara Maionchi una volta mi ha detto che ero di plastica, criticata perché considerata da lei troppo “perfettina”. È una cosa che mi ha fatto tanto soffrire perché spesso è una cosa che si dice alle persone che arrivano alle note alte. Non ho mai studiato canto, ho imparato ascoltando le grandi voci del passato, anche italiane. Non ho mai avuto grande tecnica, quindi per me il canto è la sola espressione di me, di quello che non riesco a dire a parole. Per me la musica è carne viva».

Chi era Verdiana prima di «Amici» e chi è Verdiana oggi?
«Prima ero una ragazza che si affacciava ai provini poco felice della mia vita, mi sentivo confusa, forse un po’ arrabbiata. Con me stessa, con una serie di problemi personali, sentimenti che hanno creato uno scudo. A forza di porte sbattute in faccia, forse non poteva che essere così. Adesso quello scudo l’ho messo alle mie spalle, ho capito che il mondo non ce l’ha con me e che posso essere me stessa».

Come affronterai questa finale?
«Con tutta la serenità che posso. C’è la gara, tutti e quattro vorremmo vincere. Ma alla fine essere lì è l’unico nostro modo oggi per liberare ogni frammento di noi. È stato un viaggio bellissimo per tutti e anche per me, mi voglio godere questo momento, è il consiglio che Miguel Bosé ci ha dato fin dal primo momento».

E se dovessi vincere il programma?
«In ogni caso, tornerò a casa ad abbracciare le persone che amo, la mia famiglia che mi dà la garanzia di esserci sempre, qualsiasi cosa accada. Fino a poco tempo fa credevo di potercela fare da sola, ora mi sono accorta di quanto gli affetti siano importanti. E anche se dovessi vincere, non perderò un attimo di tempo e farò tutto il necessario per far conoscere la mia voce».


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