Amministrative Montesilvano, gli scrutatori sono stati scelti dagli amministratori uscenti

Di Mattia polemico su nomine: "Nessuno ha condiviso mia linea"

02 Maggio 2014   10:23  

A meno di un mese dalle nuove elezioni amministrative, anche a Montesilvano sono stati scelti gli scrutatori che il prossimo 25 maggio andranno spartiti tra i 52 seggi cittadini.

Nemmeno qui, come del resto a Pescara ed in altri Comuni in tutt'Italia, la scelta è stata affidata al sorteggio, bensì è stata riposta nelle mani di un'apposita commissione, composta dal commissario straordinario Maria Pia De Rosa e dai consiglieri uscenti Paolo Cilli, Pietro Gabriele e Paolo Talanca.

Tutti e tre i consiglieri saranno candidati alle prossime elezioni, e tutti e tre sono stati membri del consiglio comunale durante l'amministrazione di Attilio Di Mattia, ma hanno mantenuto il ruolo in commissione nonostante questa sia recentemente decaduta.

A loro, dunque, è toccata la scelta dei 208 scrutatori su indicazione degli amministratori uscenti, che hanno indicato 5 o 6 persone ciascuno, "tenendo conto" - ha assicurato Talanca - "del codice etico che ci siamo dati lo scorso anno, affinché le persone individuate fossero studenti o disoccupati". Dei 208 scrutatori, 40 non sono stati di nomina politica, bensì scelti direttamente dal commissario De Rosa, che li ha selezionati tra quei cittadini che hanno mandato la propria richiesta nei giorni scorsi o che si sono presentati all'adunanza pubblica di ieri mattina.

Come accade quasi sempre, tuttavia, anche stavolta la scelta degli scrutatori non ha mancato di sollevare polemiche. Al centro della discussione, stavolta, il primo cittadino uscente Di Mattia che, dopo aver proposto il sorteggio, ha chiesto i nomi alle associazioni di volontariato, senza che però queste abbiano potuto essere scelte: "Purtroppo, le persone indicate dalle associazioni non sono risultate iscritte all'albo degli scrutatori. Avrei potuto proporre altri nominativi, ma non l'ho fatto: sono in ogni caso molto amareggiato che nessuno tra gli ex assessori o consiglieri abbia voluto condividere la mia linea".

Non si è fatta attendere la risposta di uno dei membri della commissione, il consigliere Cilli, che ha fornito una versione diversa dell'accaduto: "Dopo aver dato nomi di persone non presenti nell'elenco, Di Mattia ha dato alti 5 nomi al termine delle operazioni, e quando mi ha comunicato anche un sesto nome il tempo era scaduto. Di seguito, ha deciso di sollevare una polemica strumentale".


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