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Ancora una volta l’inciviltà ha avuto il sopravvento ed il cittadino ha preferito disfarsi dell’amianto contaminando la natura e tutto ciò che la circonda.
A Madonna della strada,nonostante il divieto di scarico, in una strada che conduce ad un bosco, a degli orti, molto vicina alle abitazioni, ci sono i resti di un serbatoio: molti pezzi sono frantumati, sono queste le parti più pericolose, che possono essere portate dal vento ovunque.
La dispersione incontrollata di fibre può fare ammalare i cittadini che si trovano in zona e che le respirano.
Il rischio è il mesotelioma in prima battuta, ma anche vari tipi di Carcinomi (polmonare, gastrico, intestinale, renale in primis). In caso di patologie gravi per i lavoratori e i cittadini (come nel caso di Casale Monferrato e la Eternit) i costi sono elevatissimi e non quantificabili.
Il mesotelioma della pleura o del peritoneo si può manifestare tra i 20 e i 40 anni dopo l'esposizione. Per le fibre, sostanze cancerogene l'unico valore che può tranquillizzare è il valore 0 (zero); ovviamente quanto più alti sono i valori riscontrati tanto maggiore è il rischio; così vale anche il discorso che più lunga è la durata dell'esposizione tanto più alta è la probabilità di ammalarsi.
Il sindaco di Scoppito, Marco Giusti, è molto attento e sensibile al tema e sta intervenendo per la rimozione dell’amianto e assicura che verranno installate delle foto trappola perché non è la prima volta che vengono buttati rifiuti pericolosi e tossici in questo luogo e sottolinea:
“Purtroppo per rimuovere l’amianto i tempi sono lunghi perché dobbiamo smaltirlo tramite ditte specializzate che devono ottenere l’approvazione di un piano di sicurezza e rimozione dalla Asl, anche per una sola lastra”.
I costi possono essere scaricati sulla collettività, ma chiunque può ammalarsi.
Gli scoppitani lo sanno e attraverso il gruppo “ripulire ambienti Scoppito” dedicano alcuni giorni della settimana alla pulizia del territorio raccogliendo i rifiuti che possono essere maneggiati.
L’ambiente è di tutti, tutti devono contribuire alla salvaguardia.