Ancora polemiche sulla leggina che vorrebbe aumentare di sei il numero dei consiglieri regionali

10 Giugno 2013   12:12  

Ancora polemiche sul progetto di legge, che approda domani in consiglio regionale e che prevede l'incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere. Di fatto il provvedimento consentirebbe di bypassare la riduzione decisa dal governo Monti del numero dei consiglieri regionali. Infatti sei consiglieri eletti dovranno dimettersi per fare gli assessori e così subentreranno altrettanti non eletti. Con maggiori costi per stipendi e benefit di oltre mezzo milione di euro l'anno. 

Una proposta di legge che però sarebbe illegittima, secondo il responsabile regionale dell'IDV Alfonso Mascitelli e il consigliere regionale del suo stesso partito Lucrezio Paolini, che martedì in consiglio regionale presenterà una richiesta di parere al Collegio Regionale per le Garanzie Statutarie e chiedendo di non approvare la Legge.

A seguire il loro comunicato stampa: 

"La leggina sui sei assessori esterni è soltanto una marchetta elettorale, che servirà in campagna elettorale a poter fare promesse di posti aggiuntivi, ma così com'è è inapplicabile.

Al di là dei costi futuri, la cui reale copertura finanziaria a invarianza di costi è tutta da dimostrare, c'è un costo presente: stiamo pagando legislatori regionali che fanno finta di fare leggi applicabili".

La proposta di Legge a firma Venturoni è in palese violazione con l'articolo 46 dello Statuto regionale che prescrive che il numero degli assessori esterni non può essere complessivamente superiore al 20% dei componenti la Giunta.

Bisogna prima cambiare lo Statuto - hanno spiegato Mascitelli e Paolini -, ma per farlo occorrono due delibere consiliari intervallate di due mesi e attendere poi tre mesi per un eventuale referendum che può essere promosso dai cittadini.

La scorciatoia, invece, che hanno scelto, è inutile perchè il giorno dopo le elezioni, l'atto di nomina degli assessori, che dimettendosi da consiglieri diventeranno tutti esterni, potrà essere invalidato da chiunque, creando una vera paralisi dell'attività di governo e un ulteriore danno alla nostra Regione.

Per questo, nella seduta di Consigliuo Regionale verrà presentata al Presidente Pagano una richiesta di parere al Collegio Regionale per le Garanzie Statutarie e se sarà necessario, a legge approvata, una richiesta al Governo di impugnativa alla Corte Costituzionale per violazione dell'art. 123 della Costituzione" 

LA SETTIMANA POLITICA ALL'EMICICLO

La settimana politica all'Emiciclo inizia domani, martedi' 11 giugno, con la seduta della Prima Commissione (Bilancio), convocata per le 9.30. All'ordine del giorno, oltre ad alcune modifiche al bilancio regionale, ci sono il rendiconto 2010 e il progetto di legge sul divieto di cumulo del vitalizio da Parlamentare e da Consigliere regionale.

Alle 11 e' fissato il Consiglio regionale, convocato d'urgenza per l'approvazione di alcune modifiche alla legge elettorale. Giovedi' alle 10 la Sesta Commissione (Politiche europee) si occupera' della relazione sullo stato di attuazione della Legge Comunitaria, del testo unico sul welfare e dovra' esprimere un parere sulla nuova disciplina relativa alle grandi derivazioni a uso idroelettrico.

Alle 11.30 la Commissione di Vigilanza esaminera' l'Accordo di programma con le Province in tema di rifiuti. Interverranno in audizione l'Assessore regionale all'ambiente Mauro Di Dalmazio, il Presidente della Provincia dell'Aquila Antonio Del Corvo e i Sindaci dell'Aquila e di altri centri della provincia.

 


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