Antonino Cannavacciuolo ammette: "Masterchef mi ha aiutato, gli sponsor fanno girare i soldi"

02 Febbraio 2016   05:11  

MILANO – “Un po' sì. La tv rende più popolari, ho diverse aziende, un locale diverso dall'altro, per essere alla portata di tutti”. Antonino Cannavacciulo parla della sua esperienza a “Masterchef”, dove è entrato come quarto giudice: “Sul set – ha fatto sapere in un’intervista a “Libero quotidiano” - ci siamo fatti molte risate, c'è un aria positiva e sui social ho visto che si è notato. A Bruno Barbieri do più ceffoni di tutti, mi istiga. C' è un clima goliardico (…) Sono il giudice più giovane. Gli altri hanno tutti 50 anni, sono vecchietti. Scherzo, naturalmente. Porto in tv il mio modo di essere, nessuno è un attore, non fingiamo”.

La vita dello chef non è facile (“La competizione è massima. Oggi sei il migliore, domani sei incapace di cucinare. Come i calciatori. È un mestiere che ha una parte bella e una brutta. Altro esempio: ho 41 anni e non ho mai festeggiato un Capodanno, ho sempre lavorato. Non mi sono mai seduto a tavola con la famiglia a Natale. La Pasqua non so cosa sia. I giorni rossi nel calendario, che per tutti sono i festivi, per me significano giorni di fuoco»”), ma con l’arrivo di “Masterchef” sono arrivate le pubblicità: “Per fortuna le aziende andavano già bene. Più che il compenso vero e proprio della tv sono importanti le sponsorizzazioni. Se Cracco è il volto di Scavolini, io faccio lo spot del gorgonzola e sto chiudendo con due marchi belli. Il mondo è degli sponsor, sono loro che fanno girare i quattrini, come accade anche nello sport”.


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