Antonio Haupala: L'artista dei due mondi

05 Ottobre 2012   08:59  

La personale del pittore italo-thailandese, patrocinata dalla Regione Abruzzo e da Provincia e Comune di Pescara, una straordinaria arte in bilico tra Oriente e Occidente. 

Chiudete gli occhi e immaginate di entrare in un mondo fatto di gesti accoglienti e familiari, di colori soffusi e delicati, da cui prendono vita figure di donne in atteggiamenti di intima complicità, un mondo fatto dei piaceri e delle gioie delle piccole cose quotidiane… ora riaprite gli occhi, e guardate l’abilità con cui il pittore Antonio Haupala ha saputo farsi interprete di questo sognante modo di sentire la vita. (Nella sua mostra personale a Pescara presso la Galleria Arte Pentagono  dal  14 al 31 ottobre;  Inaugurazione con l’artista: domenica 14  ottobre h 18).

Mantovano di adozione, città in cui vive con la moglie, Haupala nasce a Bangkok, in Thailandia, nel 1956,  per poi trasferirsi negli anni dell’adolescenza  nella città di Indianapolis,  negli Usa. Già questo basterebbe per capire le origini profonde e variegate della sua arte, in bilico tra due mondi così diversi,  che in lui trovano una fusione equilibrata e sofisticata.  Ma se dell’arte orientale Haupala conserva  solo alcune ‘attitudini’, come l’uso di decorare la cornice, o l’importanza che viene data  al momento meditativo e trascendentale piuttosto che ai personaggi che ritrae, i contenuti invece sono senz’altro quelli tipici dell’arte occidentale, ereditati dalla tradizione pittorica della seconda metà dell’Ottocento e del  primo Novecento. Così la predilezione di scene  ispirate alla memoria, al ricordo, alla solitudine rinfrancante della pace domestica  diventano lo spunto per ritrarre soggetti  che non hanno nulla di referenziale.  Gli oggetti e le figure che l’artista rappresenta  sono forme ritagliate dalla luce e dalle ombre, e  in questa opacità dell’intento meramente descrittivo si realizza l’esaltazione della ‘pura vibrazione memoriale’, per dirla con le parole del critico Floriano De Santi.

“Il gesto del dipingere, per me, ‘deve’ essere accompagnato da un sentimento per le cose che vengono realizzate. Esiste in me la volontà di infondere un ‘animus’ nei singoli oggetti-soggetti, farli cioè rivivere di vita propria.”  Così l’artista descrive il suo modo personalissimo di concepire l’espressione pittorica. Un mondo ‘tra’ le cose, oltre che ‘per’ le cose, in cui l’osservatore è invitato a contemplare l’essenza delle forme e dei gesti, i sentimenti che vibrano tra i colori, le emozioni che eccitano la memoria, la solitudine come suggello della validità eterna  dei  gesti  più intimi dell’esistenza.

La personale pescarese arriva dopo importanti esposizioni in contesti di rilevanza internazionale:  Haupala ha più volte esposto all’Artexpo di New York (2002, 2003, 2004), a testimonianza della stima di cui gode oltreoceano; al II°  Salon ‘L’Art de Vivre Italien’ a Parigi (2005); alla VIII°  Edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Roma (2010), per citarne solo alcuni, oltre che in numerose città italiane che gli hanno procurato riscontri positivi sia dal pubblico che dalla critica.


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