Antonio Scarsella: "Il prestigio dell'Aquila cancellato da questi politici

01 Dicembre 2013   21:48  

Lettera aperta del cittadino e Dipendente Regionale Scarsella Antonio

La fantastica storia dell’Aquila, di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi è piena di eventi che hanno segnato profondamente i tanti secoli che ci separano dalla sua fondazione. Ci sono stati tanti terremoti che hanno colpito il nostro territorio come quelli catastrofici del 1300 o del 1700, che rasero al suolo completamente L’Aquila causando la morte di oltre seimila persone o come quello del 2009.
Ci sono stati funesti eventi provocati dall’uomo, come le tante guerre, i saccheggi e gli assedi che hanno caratterizzato fin dagli inizi la storia della nostra città, per arrivare al grave incendio della Pineta di San Giuliano avvenuto nell’Estate del 2007.
Tutti questi eventi però non sono riusciti a trasformare L’Aquila in una semplice espressione geografica mentre ci sta riuscendo ( o c’è già riuscito? ) non la mano di persone come quelle che, intente al loro lavoro, inavvertitamente provocarono l’incendio della Pineta di San Giuliano, bensì la mano di illustri personaggi politici che hanno poco a che fare con la nostra città. Affacciatisi alla ribalta nel mondo politico Regionale e senza nessun scrupolo hanno fatto in modo di spogliare la nostra città delle tante istituzioni che doveva avere il Capoluogo di Regione, ricco di storia gloriosa.
Il tutto iniziò più di quarant’anni fa quando alcuni Assessorati Regionali furono portati a Pescara, che doveva diventare il Capoluogo di Regione e a nulla valse la rivolta cittadina di quel periodo.
Da quel giorno L’Aquila è diventata terra di conquista e si è arrivati al punto che chi si alza prima la mattina detta legge; sono cosi spariti svariati Uffici, e con il tempo si sono dimezzate le funzioni proprie del capoluogo di Regione.
Purtroppo i danni contro la nostra città non hanno interessato solo l’aspetto Amministrativo ma stanno interessando anche altri settori come quello Ospedaliero poiché molti reparti sono stati degradati a unità semplici diminuendo i posti letto e aumentando quelli degli altri Ospedali Regionali.
Tutto questo è avvenuto perché negli ultimi 25 – 30 anni la nostra città non è stata mai rappresentata degnamente né a livello Nazionale, né a livello Regionale e tantomeno a livello Provinciale per non parlare poi di quello Comunale.
Si sono avvicendati politici insensibili al territorio Aquilano.
E’ risaputo che all’Aquila, dai tempi di Lorenzo Natali, non è più esistito un politico che ha pensato agli interessi della città, e oggi ne paghiamo le conseguenze.
E’ grazie a questo Ministro se oggi usufruiamo del collegamento autostradale L’Aquila – Roma, nato in contrapposizione allo strapotere elettorale dell’altro grande uomo Politico Remo Gaspari che aveva realizzato la Torano – Pescara, l’Ospedale di Gissi, fabbriche, ecc…….
Da allora i Politici Aquilani che hanno occupato le poltrone del Quirinale o facenti parte della Consulta Regionale si sono succeduti numerosi, ma mai nessuno di loro ha lasciato un segno del suo passaggio; cosa più grave è che non sono stati capaci di ribellarsi alle imposizioni provenienti da altri politici Abruzzesi. E’ prevalso il silenzio alla ribellione, l’interesse al buon senso, l’allinearsi al fare, perché questo modo di agire alla fine ha pagato ( per loro ); poco importa se la nostra città ( uso ancora un termine improprio per amore ), ma in realtà è il caso di dire paesotto, sta scomparendo………. ( e le responsabilità? ) e poco importa se tra qualche anno rimarrà solo un semplice puntino geografico.
Sembra quasi che il nostro destino sia segnato, il nostro futuro è il ricordo.
Ed è a causa di questi continui tagli che L’Aquila è diventata la terza cittadina ( dopo Avezzano e Sulmona ) del suo immenso territorio, tra i più estesi nelle Province Italiane….. ben 108 Comuni.
Ultimo furto, cronologicamente parlando, ma di certo non sarà l’ultimo, si sta perpetrando in questi giorni alla nostra amata città, senza che nessuno dei cosiddetti Politici Aquilani abbiano fatto, o detto qualcosa, come nel passato per impedire questo furto ignobile.
Questa mia lettera è riferita a quello che sta succedendo nel mio Ufficio, il S.I.P.A. ( Servizio Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura dell’Aquila ) dove le competenze dell’Ufficio Tecnico sono state assegnate all’ex A.R.S.S.A. di Avezzano.
Sono sicuro che nessuno di voi conosce l’esistenza del S.I.P.A.. Vi ricordo brevemente che i S.I.P.A. sono presenti in tutte le Province, di conseguenza anche nella nostra città, sempre che, L’Aquila sia da considerare tale oltreché come capoluogo di Regione. Questi Servizi sono a disposizione dei cittadini, in questo caso degli Imprenditori Agricoli, che vogliono dedicarsi a questa attività e investire i loro risparmi nella coltivazione e nell’allevamento con l’aiuto di finanziamenti da parte della Comunità Europea, inoltre vengono rilasciati attestati ed autorizzazioni per le varie attività ( es. agriturismo ).
Con questo spostamento la nostra città perde un altro “ pezzo “ importante di storia che va a sommarsi ( come detto ) ai tanti furti che si sono già verificati nella nostra L’Aquila.
Questa divisione, voluta da politici non Aquilani ma con l’avallo di essi, è stata causata dal grave sbaglio di chiudere l’A.R.S.S.A. di Avezzano, oltre ad altri Uffici, e l’Assessore Regionale, per rimediare in parte a tale confusione organizzativa, ha preferito spostare tutte le competenze dell’Ufficio Tecnico ad Avezzano; è come dire che “ la montagna va da Maometto “ e non il contrario come la logica imporrebbe, anche perché, visto il periodo, un contentino politico bisogna darlo altrimenti dove si recuperano i voti? ( La Marsica è stata sempre un grosso serbatoio ).
In conclusione il nome del Servizio resta a L’Aquila, ma è l’ufficio tecnico il cuore di tutta l’attività!
Le competenze e gli incarichi di Capuffici, ecc….. permettono al personale cosi “ protetto “ di non spostarsi.
Di questo passo ( nel giro di 5 – 10 anni ) a L’Aquila arriveremo al punto che per avere una qualunque certificazione Comunale saremo costretti ad andare ad Avezzano, Teramo o Chieti, città natali dei personaggi che dettano legge nel panorama politico Regionale.
Spero, con questa mia segnalazione, che qualcosa possa muoversi e il tutto possa rientrare nella normalità ( ma ho i miei dubbi in ogni caso ); confido nel buon senso di queste persone affinché facciano un passo indietro perché per il Politico il difficile non è arrivare, ma proseguire e che questo cammino non può essere ripreso solo all’occorrenza ( votazioni ).
Il sottoscritto non vuole vivere un futuro di ricordi, bensì di fare ed è ora di ritornare orgogliosi e “ CAPA TOSTA “.
Svegliatevi, per la comune dignità ma soprattutto per poter guardare in faccia i nostri figli senza vergognarsi.

Antonio Scarsella

 


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