#Appalti tv: perquisite le sedi #Rai, #Mediaset, #La7 e #Infront

Sarebbero coinvolti anche i dirigenti Gasparotti e Mastropietro

18 Giugno 2015   13:30  

Un altro terremoto giudiziario a Roma: questa volta nel mirino della Procura e dei militari del Nucleo tributario della Guardia di finanza ci sono gli appalti tv, con chiamate in causa Rai, Mediaset, La7 e Infront, le cui sedi sono state perquisite ieri mattina.

Una sessantina in tutto le perquisizioni fatte e sono 44 le persone coinvolte.

Il reato ipotizzato nei confronti di dirigenti e funzionari della Rai e' quello di corruzione, mentre per i manager di Mediaset, La7 ed Infront e' quello di concorso in appropriazione indebita.

Tutto ruota attorno alle presunte irregolarita' legate all'assegnazione a un imprenditore di una serie di appalti in cambio di 'mazzette'.

Nel mirino degli investigatori delle Fiamme Gialle sono finite le societa' riconducibili all'imprenditore David Biancifiori, sospettato di aver ottenuto l'affidamento di lavori e servizi versando ai committenti denaro oppure offrendo altre utilita', tipo vacanze, biglietti aerei e assunzioni. Biancifiori, indagato per concorso in corruzione e appropriazione indebita, turbativa d'asta e false fatturazioni, fornisce gruppi elettrogeni, scenografie, impianti audio e regie mobili anche all'estero.

L'inchiesta della procura di Roma, culminata con le 60 perquisizioni disposte presso Rai, Mediaset, La7 e Infront, chiama in causa, per l'ipotesi di corruzione, anche due dirigenti della presidenza del Consiglio dei ministri quando era premier Silvio Berlusconi.

Si tratta di Roberto Gasparotti, gia' responsabile dell'immagine televisiva del leader di FI, e Giovanni Mastropietro, gia' direttore della fotografia dello stesso Cavaliere.

Il sospetto di chi indaga, infatti, e' che possano aver preso soldi da Biancifiori (che dallo scorso aprile e' agli arresti domiciliari nell'ambito di una indagine condotta dalla magistratura di Velletri culminata con l'arresto del sindaco del Comune di Marino, Fabio Silvagni) che nel 2008 si aggiudico' una commessa da 8 milioni di euro.

Da viale Mazzini fanno sapere che l'area oggetto dell'inchiesta - la produzione - e' stata gia' "oggetto di verifiche interne che hanno comportato interventi organizzativi e disciplinari", senza meglio specificare il tipo di interventi fatti e le misure adottate.

Da indiscrezioni in ambienti investigativi emerge che sarebbe stata proprio la Rai a dare una sorta di innesco all'inchiesta che vede accendere i riflettori su piu' broadcaster segnalando fatti venuti fuori nel corso di un audit interno.

Si e' poi saputo che tra gli indagati c'e' anche Cesare Quattrociocche, dipendente Rai, padre dell'attrice Michela e suocero del calciatore Alberto Aquilani: avrebbe ricevuto da Biancifiori "utilita' consistenti in somme di denaro e nella messa a disposizione tecnologia per la realizzazione dell'evento del matrimonio della figlia", celebrato nell'estate del 2012.

A sua volta Mediaset con una nota fa sapere di essere parte lesa e che "i dipendenti accusati di infedelta' sono stati sospesi in attesa di ulteriori elementi". Quanto a Gasparotti e Mastropietro, avrebbero ricevuto "somme di denaro in contanti e altre utilita'" dai fratelli David e Danilo Biancifiori e poi da Giuliano Palci, Pamela Oliva e Lucia Mariotti, "espressione prima della 'Di and Di Lighting and truck srl' e poi della 'Di.Bi. Technology srl'" dal 2009 al 2013.

L'utilita' per Mastropietro era rappresentata "dall'assunzione presso societa' del gruppo Biancifiori" di alcuni congiunti, mentre per Gasparotti "dalla consegna di un container e di un ciclomotore per la figlia". In cambio i due avrebbero avallato "la sistematica emissione di fatture gonfiate negli importi o addirittura facenti riferimento a servizi mai espletati, poi regolarmente liquidate a beneficio delle suddette societa'".

A Massimo Schettini, indicato dalla procura quale Responsabile Unico del Procedimento per l'espletamento della gara per la fornitura di un servizio di assistenza e manutenzione hardware e poi Responsabile dell'Ufficio Eventi della Presidenza del Consiglio, sarebbe stato erogato invece "denaro in contanti" e altre utilita' "come la consegna presso la sua abitazione di un pianoforte del valore di 6mila euro, di buoni benzina, di un Ipad e di telefoni cellulari" oltre al "rifacimento a spese di Biancifiori (tramite una delle sue societa') dell'impianto elettrico dell'abitazione".

Tra i beneficiari di somme e utilita' "quali biglietti aerei e vacanze presso resort di lusso" c'e' anche il generale Antonio Ragusa, che era Capo Dipartimento per le risorse strumentali a Palazzo Chigi.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore