Aquilana Perseguitata Da Anni Dall'ex Marito. Per La Donna L'Incubo E' Terminato

L'Uomo Non Potrà Più Accostarsi A Lei

07 Settembre 2015   13:01  

E’ stata notificata l’ordinanza applicativa della misura cautelare del Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, in questo caso la ex moglie, emessa dal GIP del Tribunale di L’Aquila, ad un sessantenne teatino ma residente da anni a L’Aquila, R. (cognome) A. (nome), con precedenti specifici.

La donna, aquilana, avrebbe subito per anni le angherie e le umiliazioni del marito che sin dai primi tempi del loro matrimonio avrebbe avuto atteggiamenti poco amorevoli nei suoi confronti.

Le umiliazioni e la violenza psicologica ben presto sarebbero sfociati in maltrattamenti fisici subiti anche davanti al figlio minore, che le hanno cagionato perdurante e grave stato di ansia e paura nonché ingenerato un fondato timore per la propria incolumità.

Gli atteggiamenti violenti e vessatori del marito nei confronti della malcapitata l’avrebbero indotta a chiedere la separazione nel 2008.

Nel 2009, però, a causa del sisma che ha sconvolto questa città, il nucleo familiare si è dovuto ricomporre al fine di ottenere un alloggio provvisorio e, purtroppo, la situazione è peggiorata notevolmente tanto che la donna si è vista costretta ad abbandonare l’abitazione e a rifugiarsi altrove, provocando le ire del coniuge, il quale iniziò a manifestare i suoi propositi di vendetta tanto da arrivare ad aggredirla scagliandole, in una circostanza, contro una bottiglia.

Nel 2010 l’uomo viene arrestato su “Ordine di esecuzione pena”, per cumulo di pene maturate a seguito delle condanne ricevute per le innumerevoli denunce sporte dalla moglie e nel 2011 viene affidato ai servizi sociali a seguito di ordinanze del Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila: finirà di scontare la sua pena nel marzo del 2014.

Nel 2014, al ritorno a L’Aquila, gli viene assegnato un alloggio proprio accanto a quello occupato dalla moglie e dal figlio: da quel momento sono iniziate una serie di azioni denigratorie, diffamatorie ed ingiuriose nei confronti della donna che l’hanno portata a chiedere l’allontanamento dell’uomo, il quale nel frattempo ha continuato a tempestarla con messaggi minacciosi e danneggiamenti sull’autovettura di proprietà (rottura del retrovisore esterno – dell’antenna – graffi alla carrozzeria).

Proprio durante uno di questi, colto in flagranza, viene trovato in possesso di un coltello e denunciato anche per “porto abusivo di armi”.

In un altro episodio ha lasciato sul parabrezza dell’auto della donna un paio di mutande da uomo con sopra scritte delle frasi volgarissime di natura sessuale e delle offese dirette a lei.

Nel decorso mese di luglio del 2015, la signora nota l’uomo intento a scrivere frasi ingiuriose e lesive del suo onore e decoro sulle colonne dei garage sotto l’abitazione della stessa; pertanto chiama la Polizia ma viene fatta oggetto di lancio di uova da parte del marito, vistosi scoperto.

Per tutti questi fatti, anche alla luce dei numerosi precedenti penali e dell’atteggiamento vessatorio ed intimidatorio nuovamente posto in essere dall’uomo, a dispetto delle precorse condanne subite, la Squadra Mobile ha fatto richiesta all’A.G. di valutare l’emissione di un idoneo provvedimento nei confronti dello stesso che, appunto, ha dimostrato di non avere alcuna remora nel proseguire con tali comportamenti delinquenziali.

Sia il PM procedente, Dr.ssa Simonetta Ciccarelli, che il GIP, Dr.ssa Guendalina Buccella hanno ritenuto sussistenti i presupposti per l’emanazione del provvedimento cautelare previsto dalla nuova legge sullo stalking del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa(artt. 282 ter - 292 c.p.p.) , che dovrà essere di 500 mt. di distanza.

Non si escludono ulteriori sviluppi della vicenda, specialmente in caso di violazione degli obblighi imposti dal giudice.


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