Arrestata dagli uomini dell'arma la Banda del Tombino

11 Marzo 2016   19:45  

A distanza di un solo giorno dagli arresti presso il condominio dell’Ater, altri due arresti eseguiti dai carabinieri: medesima la via, ma a cambiare è l’obiettivo, il bar-pizzeria “Pesta e Corna” di via Amiternum.

Erano ormai diversi i furti perpetrati di recente ai danni di esercizi commerciali della zona, utilizzando un tombino come “testa di ariete” per sfondare vetrate e porte d’ingresso di bar e tabacchi, tanto che nell’ultimo periodo la Compagnia Carabinieri di L’Aquila ha intensificato il controllo del territorio, mediante appositi servizi organizzati in arco notturno, eseguiti tramite una stretta sinergia tra i diversi presidi dell’Arma presenti sul territorio, da quelli all’interno del Comune di L’Aquila a quelli delle zone limitrofe.

E’ quanto avvenuto nelle primissime ore di questa mattina, quando i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di L’Aquila hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illegale di arma bianca, i cittadini rumeni C.C., classe ’94, residente a L’Aquila, e G. C. classe ’85, residente a Lucoli, con alle spalle precedenti di polizia specifici, dopo che avevano tentato di svaligiare il bar-pizzeria “Pesta e Corna” di via Amiternum.

Erano circa le 3 di notte quando entrambi i rumeni venivano sottoposti dai militari della pattuglia radiomobile a controllo alla circolazione stradale in una via limitrofa al locale in questione, a bordo di un’Alfa 156 di proprietà del più anziano, e solo una chiamata urgente pervenuta ai militari dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale di L’Aquila aveva permesso loro di non incappare immediatamente nei rigori del Codice della Strada.

Ma non tutto avviene per caso. Dopo circa mezz’ora giungeva segnalazione alla Centrale Operativa di un furto in atto presso il bar/pizzeria “Peste e Corna”; gli stessi carabinieri, ultimato il precedente intervento, si portavano immediatamente in loco notando l’Alfa 156 nei pressi dell’esercizio commerciale, il cui conducente, alla loro vista, si allontanava repentinamente. Il mezzo in questione, condotto da G.C., veniva immediatamente raggiunto, ed uno dei militari provvedeva subito a bloccarlo.

L’altro carabiniere intanto raggiungeva il bar sorprendendo il complice, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool, ancora intento ad asportare il danaro dal registratore di cassa.

Meno agevole la cattura del rumeno sorpreso all’interno del bar: questi, una volta raggiunto dal militare dopo una breve fuga sul retro del locale, opponeva una forte resistenza minacciando atti di autolesionismo, prima di venire definitivamente bloccato. Nelle sue tasche veniva rinvenuta la somma di euro 150 in banconote di vario taglio, corrispondente all’ammontare del denaro asportato dalla cassa, subito restituito al titolare. A dare manforte ai militari operanti giungeva immediatamente anche personale delle Stazioni di Tornimparte e Paganica, anch’esso impiegato nello specifico servizio notturno di prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio.

All’interno dell’auto veniva rinvenuto un vero e proprio kit per i furti: un passamontagna, due torce tascabili, una tenaglia, un giravite, nonché un coltello a serramanico, il tutto sottoposto a sequestro unitamente all’autovettura.

Il successivo sopralluogo permetteva di certificare come il cittadino rumeno si fosse introdotto all’interno del locale attraverso lo sfondamento della porta a vetro, effettuato utilizzando un tombino in ghisa reperito sulla pubblica via a pochi metri dal bar.

Ingenti i danni al locale: i vani risultavano tutti rovistati e danneggiati, completamente divelte una parete ed una ulteriore porta-antisfondamento interna, nonché forzato risultava il registratore di cassa. Sul pavimento del locale vi erano diverse chiazze ematiche per ferite che il cittadino rumeno si era cagionato durante le fasi della cd “spaccata” della porta a vetro del locale. I rilievi eseguiti verranno utilizzati dai carabinieri per successive comparazioni con quanto repertato in fatti-reato analoghi. .

Entrambi gli arrestati si trovavano sotto l’effetto di sostanze alcoliche, veniva infatti ritirata anche la patente del conducente dell’Alfa 156 risultato positivo all’accertamento etilometrico.

I militari del Nucleo Radiomobile, condotti dal M.llo Scarfagna e coordinati dal Ten. Maximiliano Papale, stanno svolgendo ulteriori indagini volte a verificare l’eventuale responsabilità degli arrestati in ordine ad altri fatti delittuosi dello stesso tipo verificatisi di recente, del tutto simili quanto a dinamiche e modus operandi.

A seguito dell’arresto i due rumeni sono stati tradotti davanti al Giudice per la prevista udienza di convalida, avvenuta nella tarda mattinata, al termine della quale veniva comminata loro la misura cautelare della custodia in carcere. Entrambi venivano tradotti presso il carcere “Le Costarelle” di L’Aquila. Risponderanno di furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illegale di arma.

I quattro arresti operati negli ultime 48 ore testimoniano la massima attenzione posta dai carabinieri, in un periodo delicato come questo, al contrasto dei reati predatori in genere.

 


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