Alle ore 22.00 di ieri le volanti del Commissariato di Avezzano sono intervenute sulla S.S. 696 tra Paterno di Avezzano e Celano per un incidente stradale.
All’arrivo degli agenti del 118 la scena si presentava purtroppo di estrema chiarezza.
A terra c’era un ragazzo di 14 anni in gravissime condizioni e che i medici del 118 cercavano di rianimare, ma per lui non c’era oramai più nulla da fare, era già morto; un altro ragazzo, di 15 anni, era stato nel frattempo soccorso da un automobilista ed era già in ospedale, dove è attualmente ricoverato presso il reparto di neurochirurgia in prognosi riservata per una frattura del cranio.
La Polizia Stradale, che ha effettuato i rilievi sul luogo dell’incidente, ha accertato che i due ragazzi erano a bordo di un motorino ed erano stati investiti da un automobilista che aveva abbandonato l’autovettura incidentata scappando a piedi.
L’automobilista, in evidente stato di shock, aveva anche parlato con l’automobilista che aveva chiamato i soccorsi, prima di rendersi conto della gravità dell’accaduto e scappare via da quella che tranquillamente si può definire la scena del crimine.
L’uomo, A. L. di anni 33, un italiano con numerosi pregiudizi di polizia e condanna per furto, era anche sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Stazione Carabinieri di Celano ed è stato rintracciato nella notte nella sua abitazione di Celano dagli investigatori del Commissariato di Avezzano.
L’investitore è stato sottoposto ad esami clinici presso l’Ospedale di Avezzano ed è risultato positivo al test per alcool, cocaina e cannabis e, come se ciò non bastasse, dagli accertamenti effettuati dalla Polizia Stradale emergerà anche che aveva guidato con la patente scaduta da circa due anni.
Foto di Antonio Oddi