Asl Pescara, rischio disagi negli ospedali per lo sciopero degli infermieri

In 30 dal capoluogo adriatico a manifestazione di Roma

03 Novembre 2014   09:56  

Potrebbe essere una giornata decisamente calda, quella odierna, presso gli ospedali di Pescara, Penne e Popoli, a causa dell'agitazione degli infermieri iscritti al sindacato Nursind.

Nella giornata di oggi, infatti, il Nursind ha indetto uno sciopero nazionale per protestare contro "il blocco del contratto della sanità e il disinteresse del governo verso i lavoratori del sistema sanitario nazionale" e sono ben 30 gli operatori sanitari che, stamani, sono partiti da Pescara alla volta della manifestazione di Roma, cui il sindacato intende portare almeno 1.000 persone.

"Abbiamo ricevuto anche una decina di adesioni da colleghi che lavorano nelle sale operatorie" - ha affermato il segretario provinciale del Nursind Antonio Argentini - "ed alla fine faremo i conti. Riteniamo comunque grave che agli incontri per il raffreddamento della vertenza del personale infermieristico sia mancata la presenza dei ministri della Funzione Pubblica e dell'Economia, mentre per il minacciato sciopero delle forze dell'ordine si era addirittura mosso il presidente del Consiglio. Evidentemente, per questo governo, la salute dei cittadini è meno importante della loro sicurezza".

Argentini ha poi voluto porre l'attenzione sulle persistenti criticità del sistema ospedaliero italiano: "Nel nostro Paese ci sono circa 30.000 infermieri non occupati e sovraccarichi di lavoro a causa del blocco del turn over e del mancato ricambio generazionale, oltre al demanzionamento del personale. Quanto al rinnovo dei contratti, le risorse necessarie possono tranquillamente essere reperite all'interno del sistema, destinando una parte di esse alla valorizzazione degli infermieri".


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