Ater Chieti Dallo Scandalo Milionario Al Risanamento Lacrime E Sangue

Ieri è stato trasmesso alla Regione Abruzzo il Piano di Riequilibrio Finanziario dell'ATER di Chieti, previsto dalla legge regionale n.25/2014.

La Legge approvata in fretta e furia alla fine della precedente legislatura serviva per porre un freno al faraonico stipendio dell'ex direttore Domenico Recchione (che guadagnava quasi 400mila euro all'anno) e risolvere il suo contratto, per pagare due stipendi arretrati al personale e per recuperare il rapporto con la Carichieti, banca di credito per l'Ater che risultava scoperta di qualche milione di euro e non vedeva più la possibilità di erogare altro credito all'Ente regionale.

Inizia così il percorso di risanamento dell'azienda, travolta dalle vicende giudiziarie riguardanti l'arresto del precedente commissario, Marcello Lancia e di due dipendenti per presunte mazzette ricevute dal costruttore aquilano D'Alessandro e dall'incredibile storia, di cui siamo stati i principali protagonisti con le nostre denunce, degli stipendi d'oro del direttore, Domenico Recchione, quasi 400.000 Euro l'anno e dei tre dirigenti che si accontentavano di 180.000 Euro...comunque quasi il doppio di quanto percepiscono i dirigenti regionali.

Abbiamo voluto ascoltare dalla viva voce della dott.ssa Antonella Gabini nominata commissario dell'Ente e prima ad aver "scoperchiato" lo scandalo in seno al Consiglio regionale.

La Gabini, gentilmente, ci ha parlato del piano di risanamento che prevede due forti imperativi, il primo il risparmio assoluto con taglio di spese inutili o eccessive ed il secondo con la vendita di parte del patrimonio immobiliare dell'Ente.

Il Commissario ha, però, precisato che nella vendita non vi saranno alloggi sociali, il patrimonio che sarà venduto (a prezzi di mercato) sarà esclusivamente quello commerciale o inagibile e da abbattere.

Vi lasciamo alle parole del Commissario Antonella Gabini nell'intervista del Direttore Luca Di Giacomantonio.