Attacchi armati anche nelle abitazioni, nonostante appelli di pace di Governo e opposizione

Venezuela: Il punto della situazione

26 Febbraio 2014   16:18  

Messa alle spalle la brutta avventura dell’arresto e spiegata la mia posizione, già chiara peraltro, con le autorità venezuelane continuo nel non facile compito di mantenere informati voi lettori, rispettando l’etica professionale e contemporaneamente le leggi del paese che in questo momento mi ospita.

Come avrete potuto capire dai servizi precedenti la situazione politica e sociale attraversa una grande polarizzazione. Le ultime elezioni hanno confermato il vantaggio, in termini di voti, dei partiti che appoggiano il governo presieduto da Nicolas Maduro, candidato espressione del corso rivoluzionario voluto dal defunto presidente Hugo Chavez.  

Questo ha alimentato ulteriormente il clima di forte contrasto tra i due schieramenti con una parte dell’ opposizione che continua a non riconosce la legittimità del governo in carica.

Ad alimentare il malcontento di vasti strati della popolazione però in questi ultimi mesi sono stati i problemi relativi alla difficoltà che si incontrano per reperire i generi di prima necessità, mancano per esempio dagli scaffali dei supermercati ,a periodi alterni, alimenti basilari come, farina di mais, farina di grano, zucchero, latte,  così come prodotti per l’igiene personale.

Questa situazione aggiunta alla forte inflazione che vive il paese ha generato nelle ultime settimane la risposta degli studenti universitari che per primi sono scesi in piazza per manifestare il proprio malcontento in maniera pacifica.

In questi giorni però la protesta è degenerata, anche grazie all’infiltrazione di elementi violenti ed armati estranei al movimento, che girano indisturbati per la città terrorizzando i cittadini, saccheggiando e distruggendo strutture pubbliche e private.

La polizia sembra impotente a fronteggiare la situazione, intanto  sia gli studenti che il governo lanciano appelli per la pacificazione ma nessuno sino a questo momento ha convocato un tavolo di discussione, così le violenze continuano indisturbate.

Nella notte si sono sentiti chiaramente, uniti alle sirene delle ambulanze, gli spari di armi automatiche provenienti da varie zone della città Maracay, dove attualmente ci troviamo.

Abbiamo notizie di attacchi armati, sempre da parte di questi elementi, ad edifici privati ed attività commerciali, sono innumerevoli le denunce di violenze, minacce e quant’altro possa limitare attraverso il terrore la libera espressione dei cittadini.

Oggi è prevista in mattinata, qui a Maracay, una concentrazione di donne che marceranno per la pacificazione ed il dialogo che crediamo sia l’unica possibilità per uscire da questa spirale di violenze che sta sfuggendo di mano sia al governo che al movimento studentesco.

Gianfranco Di Giacomantonio  Maracay-Venezuela


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