Parziale marcia indietro compiuta dall'amministrazione comunale di Pescara in merito all'aumento di imposte locali deciso per tornare a far quadrare i conti dell'ente, per quanto la manovra mantenga i contorni della stangata.
Anche in conseguenza delle polemiche che sono immediatamente sorte, il centrosinistra, nello specifico i membri della Commissione finanze, ha provveduto a varare due emendamenti al fine di attenuare, sia pur lievemente, il carico dei tributi.
I due emendamenti, che in differente maniera andranno a riguardare tutte le imposte, saranno portati nella seduta del consiglio prevista per domani, indetta al preciso scopo di esaminare e stabilire i termini delle nuove tasse.
Per quanto concerne la Tasi, l'aliquota sulla prima casa aumenterebbe dal 2,5 al 3 per mille, consentendo però una detrazione di 100 euro, mentre resterebbe al 2,5 per mille l'aliquota per i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita, così come sarebbe mantenuta l'aliquota dell'1 per mille per i fabbricati rurali, mentre sarebbero esentati tutti gli altri immobili, soggetti all'Imu.
Circa l'Imu, invece, la maggioranza propone l'incremento del numero delle aliquote da 2 a 4 per poter attenuare il peso degli aumenti su alcune particolari categorie, che non si troverebbero più a dover pagare l'Imu con l'aliquota massima, come previsto dalla giunta. In altri termini, le aliquote per gli immobili destinati ad abitazione principale concessi in locazione con contratto a canone concordato e le abitazioni concesse ad uso gratuito dal proprietario ai suoi parenti in linea retta di primo grado (genitore-figlio, o figlio-genitore) sarebbero portate dal 7,6 al 9 per mille, nonché dal 4 al 6 per mille quella per le cosiddette abitazioni di lusso, ed in entrambi i casi si avrebbe una detrazione pari a 200 euro. Infine, resterebbe immutata al picco massimo del 10,60 l'aliquota massima al 10,60 per mille per tutti gli altri fabbricati, terreni agricoli e aree edificabili.
Posibili novità anche sul fronte della Tari, la nuova tassa sui rifiuti, per cui la maggioranza mira ad introdurre agevolazioni e sconti non previsti nel documento varato dalla giunta, tra cui una riduzione del 20 per cento della tariffa per le giovani coppie, di età non superiore ai 35 anni e con reddito Isee non superiore a 10.000 euro per i primi tre anni di matrimonio, che occupano un'abitazione con contratto in affitto, una riduzione del 20 per cento della tariffa per i nuclei familiari di almeno 4 persone con reddito Isee non superiore a 12.500 euro, con almeno 3 figli minorenni, ed una riduzione del 20 per cento per 3 anni a chi richiederà una partita Iva e intraprenderà un'attività d'impresa. Cassintegrati e disoccupati beneficeranno di uno sconto del 50 per cento, mentre le famiglie che versano in uno stato di grave disagio arriverebbero al 70 per cento.