Autismo, Onlus chiede apertura otto centri in Abruzzo

22 Luglio 2014   15:16  

'Autismo Abruzzo onlus' "chiede a tutte le Istituzioni massimo impegno per assicurare alla popolazione con autismo e alle relative famiglie adeguato accesso alle attivita' riabilitative, interventi di inclusione sociale, attivita' di inserimento professionale tutelato e un 'dopo di noi' non piu' rinviabile".

"Chiediamo con forza alla Regione Abruzzo - afferma il rappresnetante Onlus Dario Verzulli - l'applicazione della legge regionale n. 92 del 1997 che prevede l'apertura di almeno 8 centri e l'applicazione delle linee guida per l'Autismo redatte dall'Istituto Superiore di Sanita', recentemente recepite". "Le premesse - osserva - appaiono buone, l'attenzione per temi importanti cresce e le azioni iniziano a prendere forma.

Una Regione che aspira ad essere 'veloce' e 'moderna' deve necessariamente divenire una Regione 'Sociale', in grado di proseguire il cammino avviato per lenire le difficolta' quotidiane delle persone con autismo, per restituire serenita' alle famiglie e per assicurare un dignitoso futuro agli adulti con questa condizione altamente invalidante" Verzullo parla di "Centinaia di utenti senza accesso a terapie riabilitative, altri inseriti in percorsi insufficienti o inadeguati".

Ma anche che "la Scuola senza una conoscenza specifica dell'universo autistico e interventi terapeutici non ufficiali offerti in contesti privati a totale carico delle famiglie sono i problemi che una profonda ristrutturazione del modello di intervento eliminerebbe.

L'Abruzzo puo' ambire a modello nazionale, puo' indicare con le proprie esperienze ed interventi gia' attuati una linea guida che vede nel Centro di Riferimento Regionale per L'Autismo (CRRA) lo snodo per la pianificazione di interventi sanitari e sociali.

Il mondo della diversita' contiene le opportunita' di crescita umana e sociale di un territorio. La disabilita' e' dunque parte di una societa' civile aperta, attenta e moderna; puo' favorire la crescita di un mondo nuovo che renda la vita di tutti piu' serena.

L'Aquila potrebbe cullare una nuova fase per l'autismo, l'area 'cratere' puo' offrire residenze e strutture per il piu' arduo e mai affrontato dei problemi: 'il Dopo di noi'.

Nel territorio aquilano convergono componenti che possono agevolare tale intervento ma solo se sostenuto e supportato da istituzioni attente e professionalita' adeguate. Autismo 2.0 - conclude Dario Verzulli - e' il nostro obiettivo e siamo certi che sia anche l'interesse primario delle Istituzioni".


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