Le auto di servizio della Provincia dell'Aquila comprate e pagate con i soldi dei contribuente, usate per andare a fare la spesa e per altri utilizzi personali dai dipendenti.
Questa l'accusa che ha portato ieri al sequestro sotto la sede dell'Ente di tre automobili, ovvero due Alfa Romeo e una Fiat Panda e agli avvisi di garanzia per il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, che è anche dirigente provinciale, e per i dipendenti e autisti dell'ente Patrizia Zazzara, Paola Contestabile, Mario Scimia, Ercole Bianchini.
Il reato contestato è quello del peculato d’uso.
In particolare a Di Pangrazio è contestato un viaggio di relax a Napoli avvenuto il 10 agosto scorso e il ritorno tre giorni dopo, il 13 agosto. Appunto con l'auto dell'ente e con rimborso secondo gli inquirenti non dovuti, del telpass e del carburante.
Respinge le accuse il sindaco Di Pangrazio: “L'utilizzo dell'auto di servizio -spe concessa in comodato d'uso gratuito al 50% al Comune di Avezzano dalla Provincia di L'Aquila è avvenuto nel pieno rispetto delle regole, in qualità di sindaco di Avezzano, accompagnato da un collaboratore del Comune, quando ero in aspettativa non retribuita da Dirigente dell'amministrazione provinciale”.