Avezzanese muore per colpo di pistola alla testa, inquirenti ipotizzano gesto volontario

Per i familiari si è trattato di un incidente

05 Giugno 2015   11:09  

Una terribile tragedia, probabilmente frutto di una situazione di disperazione ormai insostenibile, quella che ha portato via a soli Marco Carli, avezzanese di soli 33 anni.

L'uomo, sposato con un figlio, è infatti morto nella propria abitazione a causa di un colpo di pistola alla testa. Erano circa le 23:30 quando, avvertiti dalla moglie dell'uomo, sono intervenuti presso l'abitazione di via Boito i soccorritori del 118, ma non c'era ormai più nulla da fare.

Sono di lì a poco giunti sul luogo anche i carabinieri, secondo i quali si sarebbe trattato di un gesto volontario, probabilmente legato al fatto che Carli era rimasto senza lavoro. Ad avvalorare tale ipotesi, sempre secondo gli inquirenti, la condivisione da parte del 33enne di un post su Facebook, comprendente una foto della comunità "Catena umana" che mostrava un lavoratore che mostra un foglio con l'hashtag #iononmiammazzo ed un lungo scritto in cui lo stesso Carli esprimeva la sua disperazione.

Da quel che risulta, infatti, dopo aver intrapreso varie attività, l'uomo si era ritrovato disoccupato, fino a vedersi recapitare alcune cartelle di Equitalia, episodio che potrebbe aver avuto un peso probabilmente decisivo.

Tanti i messaggi di solidarietà e condoglianze giunti ai familiari, che dal canto loro hanno respinto l'ipotesi della volontarietà del gesto, asserendo viceversa si potrebbe essere trattato di una tragica fatalità: secondo loro, Carli sarebbe stato intento a maneggiare l'arma quando sarebbe improvvisamente partito il colpo mortale.


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