Avvocatessa aggredita con acido: Taleban detto "Il gelido di Scutari"

02 Maggio 2013   11:38  

 Rubin Taleban, trentunenne albanese di Scutari, è soprannominato il 'gelido' per la sua freddezza.
Appena i carabinieri lo hanno catturato, a conclusione del blitz di ieri notte a San Salvo Marina (Chieti) l'albanese, secondo quanto si apprende, si è chiuso nel più assoluto mutismo.
Freddo e calcolatore anche nello studiare la sua fuga dall'Italia Taleban, sapendo di poter essere riconosciuto per via di un evidente neo sul volto, si era fatto crescere la barba, che gli avrebbe consentito, fra l'altro, di coprire l'evidente lesione al collo che gli inquirenti suppongono frutto di alcuni schizzi dell'acido che l'uomo, secondo l'accusa, avrebbe utilizzato per sfregiare l'avvocatessa di Urbino.
Tutto studiato a tavolino, sospettando di essere braccato l'uomo, sempre secondo quanto si apprende, dal suo profilo facebook aveva anche rimosso alcune foto, i carabinieri però sono arrivati prima e le hanno recuperate e distribuite a tutti i posti di frontiera.
Quindi la fuga verso l'Abruzzo, fino a San Salvo Marina, al confine con il Molise, nella casa dei giovani fratelli Spahija, anche loro di Scutari, aspettando una giornata di festa per mischiarsi ad altri passeggeri di un furgone Transit in partenza per l'Est europeo.
La sua impassibilità fu notata anche in occasione di un causale controllo di polizia.
Lo scorso 27 marzo, infatti, Taleban aveva con sè una bottiglietta contenente acido il cui liquido, cadendo accidentalmente a terra, colpì con uno schizzo l'agente a un piede, ma la vicenda allora si chiuse con tante scuse e nessuna accusa.
Rubin Taleban sarà presto sentito a Vasto dai magistrati di Pesaro che indagano sull'aggressione a Lucia Annibali e dovrà chiarire diverse cose, a partire dai suoi eventuali rapporti con Luca Varani, l'avvocato pesarese in carcere da 17 giorni con l'accusa di essere il mandante dell'aggressione.
 I reati di cui e' accusato Taleban sono: lesioni personali pluriaggravate gravissime in concorso anche se, sempre secondo quanto si apprende, il profilo dell'accusa sia per Taleban che per Varani, potrebbe cambiare in conseguenza ai risultati degli esami effettuati nei giorni scorsi dal Ris di Roma, che a Pesaro hanno repertato le automobili di Varani e della Annibali, come anche l'appartamento dell'avvocatessa, per verificare la concentrazione di acido solforico utilizzato per l'aggressione.
Al momento non è certo che si tratti di vetriolo, ma le lesioni provocate sul volto della donna sono cosi' gravi che gli inquirenti potrebbero valutare il profilarsi dell'accusa di omicidio colposo.
Tra le ipotesi precendenti l'aggressione, la scientifica dell'Arma sta inoltre effettuando una serie di esami tecnici su alcune tubature per scoprire se la fuga di gas, che si verificò in casa di Lucia Annibali nel febbraio scorso, poi riparata da un tecnico, possa essere stata causata da un sabotaggio dell'impianto.


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