Bagarre Province: Brucchi vuole abolirle tutte, a Chieti scontro Nasuti-Di Primio

18 Ottobre 2012   17:08  

Province: abolirle tutte, qualcuna o nessuna? Il dibattito non conosce tregua. A seguire due interventi in materia del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e del consigliere regionale del Pdl Emilio Nasuti.

BRUCCHI: ''PER DIFENDERE LA DIGNITA' DI TERAMO ABOLIRE TUTTE LE PROVINCE''

In attesa della decisione del Consiglio regionale sul riordino delle quattro province abruzzesi, il Sindaco Maurizio Brucchi si fa capofila della battaglia per la difesa della provincia di Teramo. Per dare enfasi e forza all'unica decisione da cui sola scaturirebbe un esito meno negativo, il Sindaco sosterra' l'azzeramento di tutte le province d'Abruzzo.

E per farlo chiama a sostegno e alla mobilitazione. Istituzioni, partiti politici, enti associazioni, gruppi di interesse, semplici cittadini, tutti sono sollecitati a far sentire la propria voce ed unirsi al Sindaco stesso, il quale martedi' prossimo 23 ottobre, sara' all'Aquila durante lo svolgimento della seduta del Consiglio Regionale, per ribadire e difendere - indossando la fascia istituzionale - il diritto del nostro territorio ad essere trattato alla stregua degli altri.

Il Sindaco Brucchi - spiega una nota - e' deciso fermamente a sostenere che Teramo non puo' essere privata con un colpo di spugna di uno status ad essa conferito dalla cultura e dalla storia, con una decisione che avrebbe pesantissime ripercussioni anche in termini economici ed occupazionali.

"Invito i cittadini, le associazioni, la mia maggioranza, il Consiglio comunale tutto, ad essere presenti con me all'Aquila - sottolinea Maurizio Brucchi - per sostenere l'abolizione di tutte le province abruzzesi, scelta che determinerebbe per noi una situazione di parita' e non di minorita'.

E' una soluzione che, attraverso la redistribuzione delle funzioni, puo' tutelare gli uffici e i posti di lavoro, oltre a rendere ragione e rispetto di una storia politica, economica, amministrativa, culturale tra le piu' antiche dell'Abruzzo intero".

Il Sindaco, sostenuto dal consenso innanzitutto dell'associazione Teramo Nostra e quindi delle organizzazioni sindacali, sta allestendo pullman per la trasferta aquilana del 23 ottobre prossimo.

I cittadini o le realta' associative interessate a partecipare, possono prenotare il posto sul pullman chiamando la segreteria del Sindaco: 0861.324235; il costo della trasferta e' di 5.00 euro.

"Capiamo la necessita' di revisione della spesa, ma questa non puo' passare a discapito dei teramani - ribadisce Maurizio Brucchi -; ci batteremo affinche' la proposta sia una soltanto: quella di abolire tutte le province ma di conservarne le funzioni".

EMILIO NASUTI: ''NON DIFENDO UN  FEUDO ELETTORALE, LA PROVINCIA DI CHIETI NON COINCIDE CON LA CITTA' DI CHIETI''

"Come Consigliere regionale non rappresento solo un territorio, ma tutta la Provincia di Chieti dove sono stato eletto e ancor di piu' tutta la Regione Abruzzo. Parlare, come ha fatto il Sindaco di Chieti, di interessi di feudo elettorale non e' solo sbagliato, ma anche scorretto".

Lo afferma il Consigliere regionale Emilio Nasuti, replicando alle dichiarazioni del primo cittadino teatino Umberto Di Primio, che lo ha attaccato sulla richiesta di spostare a Lanciano e Vasto le sedi del tribunale e della Asl.

"Nel dibattito sul riordino delle Province abruzzesi - sottolinea Nasuti - io sono il primo sostenitore della Provincia di Chieti, ma va chiarito che la Provincia di Chieti non coincide con la Citta' di Chieti, perche' il territorio va da San Salvo a Francavilla, da Schiavi d'Abruzzo a Pretoro.

Non denigro Chieti capoluogo, ma la citta', se vuole mantenere un ruolo guida che le viene riconosciuto non solo sulla carta, deve allargare il suo orizzonte e aprire le porte al resto della provincia, che ha tutto il diritto di vedersi garantiti alcuni servizi.

Chi ha detto che gli uffici devono stare nel capoluogo? Al contrario, proprio in un'ottica di revisione e contenimento della spesa, viene da chiedersi a chi convenga spendere 4 milioni di euro per un nuovo tribunale a Chieti.

Perche', non si puo' pensare di chiudere il tribunale a Chieti e accorparlo a Lanciano o a Vasto, dato che sono anche piu' efficienti dal punto di vista della definizione delle controversie?

Oppure perche' la sede della Asl deve continuare a essere ospitata in spazi non idonei recuperati in un'ala del policlinico, quando a Lanciano esiste una sede da 1000 metri quadrati ristrutturata (a spese dei cittadini) e perfettamente funzionale? Questi sono i temi su cui Di Primio deve iniziare a confrontarsi. Gli suggerisco di fare una visita nei 104 Comuni della provincia, forse capira' di cosa sto parlando"

 


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