Alla fine è successo ed ora dovremo fare i conti sul sacrosanto diritto dei cittadini di votare chi vogliono, ma con la Legge che assegna la maggioranza del Consiglio Comunale al centrosinistra in virtù del risultato dei candidati consiglieri nel primo turno.
Quella che doveva essere una cavalcata trionfale per Americo Di Benedetto si è trasformata in una tragedia delle peggior specie, pugnalato dai "suoi" stessi consiglieri che, con probabilità, non hanno avuto lo stesso charme nel portare la gente al voto.
Ma se Di Benedetto piange, Pierluigi Biondi non può ancora ridere visto lo strano sistema di assegnazione dei seggi per un risultato così "particolare".
La legge elettorale per i comuni, prevede che qualora un gruppo di liste collegate al primo turno ottenga almeno il 50% +1 dei voti validi mentre al ballottaggio la maggioranza dei voti per il candidato sindaco vada ad un sindaco sostenuto da un altro gruppo di liste, solo in questo caso non scatti il "premio di maggioranza" a favore delle liste che sostengono il candidato sindaco effettivamente eletto.
Così all’Aquila l’effetto anatra zoppa scatterebbe quasi sicuramente e solo un'interpretazione fantasiosa degli articoli di Legge potrebbe dire il contrario.
Il Sindaco Biondi, infatti, non godrà del premio di maggioranza giacché al primo turno le sue liste si sono fermate poco sopra il 30% mentre quelle della coalizione di centrosinistra che appoggiano Americo Di Benedetto hanno ottenuto il 52% dei voti validi.
Così da domani inizierà la ripartizione dei seggi secondo un sistema proporzionale puro, in base cioè ai voti presi dalle singole liste.
Così siccome le liste del centrosinistra hanno preso più voti, Biondi si ritroverà con un consiglio a maggioranza Pd-centrosinistra.
Questo al netto dei ricorsi che, con probabilità, scatteranno da ogni dove.
Benvenuto... presente.