Balsorano, uccisione di tre cuccioli di cane, la forestale individua il responsabile del massacro

18 Febbraio 2015   15:35  

Nel corso di alcuni sopralluoghi inerenti il servizio d’istituto, il personale del Comando Stazione di Balsorano, ha rinvenuto, in località Collepiano, tre cuccioli di piccola taglia, senza vita e in avanzato stato di decomposizione.

I cani di razza meticcia, un maschio e due femmine, di circa tre mesi d’età, avevano lacci di nylon legati al collo.

La specifica attività investigativa dei forestali ha consentito di individuare il responsabile dell’orrenda vicenda, S.R.C., residente a Balsorano e proprietario degli animali. Quest’ultimo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e rischia una condanna dai 3 ai 18 mesi per aver cagionato la morte dei cagnolini con crudeltà e senza necessità.

L’autore del reato, messo alle strette dagli agenti del Comando Stazione di Balsorano, ha infatti confessato di aver barbaramente ucciso i tre cani percuotendoli più volte con un bastone, di averli legati e gettati nella scarpata adiacente un terreno di sua proprietà.

Oltre al reato di cui all’art. 544 bis C.P. , all’autore della vicenda, viene contestata anche la sanzione amministrativa relativa alla mancata iscrizione degli animali all’anagrafe canina del Comune.

I cani, dopo il verbale di constatazione di morte rilasciato dal medico veterinario del Servizio di Sanità Animale della ASL n.1 L’Aquila- Avezzano -Sulmona-, sono stati smaltiti per infossamento come stabilito dall’ordinanza sindacale n. 11 del 14.02.2015 del Comune di Balsorano.

Il Responsabile del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (N.I.R.D.A ) del Comando Provinciale di L’Aquila, Comm.C. F. Sebastiani Irene, ribadisce: “La difesa dei diritti degli animali è una delle mission del Corpo Forestale dello Stato. L’animale va considerato quale essere senziente in grado di percepire dolori e sofferenze e così se qualcuno uccide un animale d’affezione, domestico o selvatico, con atti cruenti, con inflizione di gravi sofferenze fisiche, senza giustificato motivo, compie un reato e può essere punito.

Il Comandante Provinciale di L’Aquila, Dott. Nevio Savini afferma: “Le unità operative territoriali svolgono  servizi mirati alla prevenzione e repressione dei deprecabili reati compiuti in danno agli animali con specifica competenza sull’applicazione della normativa in materia di maltrattamento, abbandono e trasporto degli animali”.

 


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