Bambino prematuro, grande successo per la festa di neonatologia dell'Aquila

18 Dicembre 2013   13:21  

Si è celebrata domenica 8 dicembre la giornata del bambino prematuro ed il reparto d'eccellenza di neonatologia dell'Aquila è stato in prima linea per creare una giornata di svago e d'informazione per tutti i genitori.

Merito dell'associazione ONLUS 'L’Aquila per i più piccoli' fondata dopo il sisma, che, in poco più di 3 anni di attività ha raccolto, attraverso donazioni e altre iniziative, circa 140 mila euro, investiti nell’acquisto di nuove apparecchiature del reparto. Della onlus è presidente pro tempore la direttrice del reparto di Neonatologia e Tin, Sandra di Fabio.

La festa organizzata dalla bravissima Antonella Ianni ha visto protagonisti i piccoli che sono venuti al mondo nel reparto e le infermiere, i medici e... Peppa Pig accompagnata da clown ed animatori.

La dottoressa Sandra Di Fabio direttrice del reparto di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale:
"Una forza attrattiva - dice la Di Fabio - riattivata a pieno regime dal luglio scorso (2012 .ndr) che, oltre ad assistere i neonati prematuri, consente all’Azienda sanitaria di fare mobilità attiva, cioè di introitare soldi e reinvestirli nel potenziamento dei servizi per gli utenti".
"La crescita del Punto nascita, all’Aquila, è certificata anche in termini di attività complessiva; nel 2012 vi sono stati 29 parti in più rispetto al 2011: 1.042 contro i 1.013 dell’anno precedente".
"Un altro importante servizio che la Tin dell’Aquila ha introdotto per prima in Abruzzo nel 2011, è l’ipotermia che serve ad assistere il neonato a termine nei casi di asfissia. Il bimbo con questo tipo di problemi, dopo il parto, viene 'posto' all’interno di un speciale ‘sacchettino’ dove resta per 72 ore, per consentirne il raffreddamento della temperatura corporea e prevenire, in questo modo, il danno cerebrale”.
"Una terapia di cui pochi ospedali in Abruzzo sono dotati la cui importanza è notevole. Infatti, i bimbi nati con asfissia, negli ospedali privi dell’ipotermia, devono essere trasferiti e trattati, entro le 6 ore successive alla nascita, in ospedali attrezzati, come appunto il San Salvatore. Con questo servizio, altamente specialistico e che richiede un’ottima professionalità, sono stati trattati, in circa un anno e mezzo, 4 neonati, di cui la metà provenienti dal teramano".


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