Barca presenta il suo "manifesto": "Senza partiti non c'è democrazia"

"Non ci puo' essere democrazia senza dei partiti robusti che vivano non solo nelle stanze del governo, ma vivano nei territori". Lo ha dichiarato il ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca a Rainews24 presentando il 'manifesto' per il nuovo partito.

Barca è intervnuto anche sull sinistra, il ruolo di Renzi, gli errori di Grillo.

Fabrizio Barca, che proprio ieri si e' iscritto al Pd, illustra in queste ore i temi del suo "manifesto".

"Renzi ha colto in maniera straordinaria una parte delle cose che vanno fatte, ha colto la necessità di un rinnovamento e in piu' nel linguaggio e nel metodo trovo elementi molto interessanti" ha detto il ministro per la coesione territoriale a Otto e mezzo. Renzi potrebbe essere il nuovo candidato premier del Pd? Barca non si espone e si limita a dire: "Prima mi faccia frequentare il circolo territoriale e vedere se c'e' un interesse sul mio documento.. Mi auguro che Renzi lo legga".

Sull'ipotesi di una scissione del Pd, Barca dice: "Mi dispiacerebbe essermi iscritto in un partito che si divide...".

Parla anche di Grillo, e del suo uso del web: "Grillo utilizza tantissimo questo strumento, ma sbaglia a immaginare che si possano prendere così decisioni complesse che invece hanno bisogno di un confronto democratico". Sulla consultazione on line per il candidato al Quirinale da parte del popolo dei 5 Stelle, Barca ha osservato comunque che "in questo sistema e con le possibilita' che ci sono per individuare un nome per il Colle e' un modo aperto".

Secondo il ministro "Al paese non serve un altro governo tecnico. Il nostro e' stato un governo di emergenza e ora, seppur in una situazione fragile, i mercati segnalano che non siamo nella situazione di emergenza nella quale ci trovavamo a novembre 2011".

Sul suo manifesta, spiega: "Non e' un altro partito - ha detto Barca - perche' altrimenti non mi sarei iscritto al Pd come ho fatto ieri pomeriggio. E' il convincimento che i partiti e quel partito abbiano nelle mani buona parte delle sorti del nostro paese. Non e' possibile esercitare una funzione di governo - ha spiegato Barca - in un paese che ha bisogno di una radicale trasformazione della macchina pubblica, perche' sono evidenti le difficolta' degli investimenti pubblici, l'accumulo dei debiti pregressi per le imprese, la difficolta' di realizzare interventi per il sociale, di presidiare profili di esclusione sociale gravissimi nelle aree dell'infanzia e degli anziani, queste questioni hanno bisogno di una pressione sociale canalizzata sotto forma di proposte non solo a roma, ma nei territori da partiti", ha concluso.

(fonte AGI)