Basta Monti, basta debito, basta liberismo: Giorgio Cremaschi a L'Aquila

09 Ottobre 2012   13:23  

Riceviamo dal Comitato No debito dell'Aquila e pubblichiamo. ''Assemblea pubblica a LAquiola Goivedi 9 ottobre con Giorgio Cremaschi , portavoce comitato no debito, già presidente comitato centrale FIOM CGIL, e Maurizio Donato, professore Università di Teramo, per discutere della campagna per i referendum sul lavoro (per il ripristino dell'articolo 18 e per l'abrogazione dell'articolo 8 di Sacconi) e della manifestazione nazionale contro le politiche del Governo Monti "No Monti Day" che si terrà a Roma il 27 ottobre.

L'assemblea è promossa dai firmatari dell'appello "Mobilitiamoci per l'alternativa a Monti e al Montismo"che può essere letto su nomontidaylaquila.blogspot.com.

''Ogni giorno le parole spread, crisi, debito, vengono ripetute ossessivamente dai media, dai "tecnici" di questo governo e dalla maggioranza che trasversalmente lo sostiene: Alfano, Bersani e Casini (ABC).

E' un bombardamento a senso unico, le aspettative dei mercati sono diventate l'unica bussola della politica italiana da quando si è insediato il governo Monti.

L'economia europea e mondiale attraversa una crisi senza precedenti che evoca la "grande crisi" del 1929. Questa crisi, preceduta dall'aumento vertiginoso della forbice tra profitti e salari degli ultimi 20 anni, ha una chiara motivazione politica e sociale: dipende dall'affermazione del neoliberismo in Europa, è la crisi del capitalismo neoliberista.

Pressioni internazionali hanno fatto sì che in Italia la crisi fosse gestita da un commissariamento straordinario: il Governo Monti, che ha sostituito l'ormai troppo impopolare Berlusconi e tutto il bipolarismo parlamentare italiano, nonostante si fosse dimostrato ossequioso nei confronti di tutte le direttive europee.

Monti e il suo governo “tecnico” stanno usando la crisi e il debito per la tutela dei profitti, per ristrutturare la società fondata sui diritti conquistati dal movimento dei lavoratori.

Si abolisce l'articolo 18, si innalza l'età pensionabile, aumentano le imposte generali mentre non vengono tassati i grandi patrimoni, non si toccano le pensioni d'oro, non si tassa la speculazione finanziaria. La crisi è diventata costituente di un altro paradigma politico e sociale: con il neoliberismo gli Stati perdono ogni potere di controllo sull'economia, in Europa la banca centrale impone le politiche agli Stati e in Italia si inserisce il pareggio di bilancio in Costituzione subordinando la democrazia ai mercati, viene votato il fiscal compact che imporrà manovre da 40 miliardi di euro l'anno.

Massima flessibilità dei diritti, massima libertà dei capitali: eppure è proprio la ricetta che ha porto alla crisi odierna. I diritti che sono a fondamento della nostra democrazia sono stati conquistati con l'iniziativa politica e con il conflitto dal movimento dei lavoratori e dalle sue organizzazioni politiche e sindacali, oggi drammaticamente deboli o assenti. Il capitalismo ha frammentato il corpo sociale dei lavoratori attraverso la delocalizzazione della produzione e con la frammentazione delle forme contrattuali.

Per contrastare il pensiero unico neoliberista va ricostruita una coscienza della soggettività di classe tra i lavoratori, gli studenti e tutti coloro che ne subiscono gli esiti. Per ottenere questo riteniamo che si debba ricostruire un movimento sociale che sia strutturalmente antagonista a questo sistema: bisogna lavorare all'unità dei movimenti sociali, all'unità della sinistra politica alternativa al montismo e a chi l'ha sostenuto (compreso il PD), a un rafforzamento della sinistra nel sindacato.

Bisogna rifiutare le imposizioni del neoliberismo dicendo no alla dittatura dei mercati, alla sottrazione di democrazia, per la tassazione dei patrimoni e della speculazione finanziaria, per un forte controllo politico pubblico dell'economia, delle banche e delle risorse.

Anche nella nostra città vogliamo sostenere l'iniziativa lanciata dal comitato No debito per una grande manifestazione nazionale contro le politiche del governo Monti, per un'alternativa di sinistra che metta al centro la giustizia sociale, i diritti e la democrazia.''

A tal fine ci facciamo promotori di un incontro nella nostra città con il portavoce del comitato NO debito: Giorgio Cremaschi. Prime adesioni: Isabella Angelone Dario D'Alessandro Berardino D'Angelo Alfonso De Amicis Terenzio De Benedictis Matteo Di Genova Giuseppe Di Marco Franco Federici Augusto Frezza Stefano Frezza Riccardo Lolli Tina Massimini Luigi Magnante Giuseppe Nano Giovanni Pelini Fabrizio Petrolini Sara Pompei Valentina Valleriani.''


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