Bellanova (PD): «Qual'è il piano di Piccone, 65 dipendenti ex BAT a rischio»

«Fiumi di denaro pubblico a vuoto e alcuna produzione»

21 Febbraio 2013   12:46  

“Dopo una lunga “assenza” il senatore Piccone, proprietario di una delle tre aziende che avrebbe dovuto ricollocare, e a questo punto il condizionale è inevitabile, i lavoratori della Bat Italia si ripresenta nel territorio salentino. Buon senso e serietà - spiega l'on. Teresa Bellanova - avrebbero suggerito che arrivasse a sedersi a quel tavolo con una ipotesi risolutiva per tutti quei lavoratori che da tempo, troppo tempo, sono in attesa di una risposta occupazionale e invece, ancora una volta acclariamo che non è così.

Mi chiedo siamo ancora alla presentazione del piano industriale di Korus?

L’azienda del senatore Piccone avrebbe già dovuto ricollocare e impiegare i 65 dipendenti che Bat le ha lasciato in eredità oltre due anni fa, quando al ministero dello Sviluppo economico ha sottoscritto, con sindacati e aziende l’accordo di riconversione della ex manifattura tabacchi di Lecce.

Nell'incontro l’azienda avrebbe dovuto solo indicare la data di uscita dalla cassa integrazione. E invece - continua - è riuscita ancora una volta a farla franca, posticipando la presentazione di un piano industriale, che sarebbe soltanto l’ennesimo.

Si sta scherzando con la vita di molte persone, di molti giovani.

Chi sta generando questi meccanismi che spingono indietro la riconversione senza farle compiere anche solo un passo avanti è complice di un fallimento che, sotto gli occhi di tutti, purtroppo, è l’unica cosa che ai lavoratori è dato esperire.

Questa riconversione è l’unica sul territorio leccese, e, per ora, ha prodotto solo fiumi di denaro pubblico a vuoto e alcuna produzione, quantomeno sul fronte di Korus-Ip.

Su quello di Iacobucci ci si augura, infatti, che il trend produttivo leggermente migliore, sia quanto più duraturo. 

Due anni di mancate promesse - conclude Teresa Bellanova - hanno sfiancato i lavoratori, occorre dunque impegnarsi, senza più ulteriori remore, per dare risposte certe ai lavoratori che ad oggi sono ancora in attesa”.

 

Le dichiarazioni della senatrice Poli Bortone a Porta a Porta che i dipendeti Korus pensano siano riferite alla loro situazione.

 

La lettera dei dipendenti Korus alla redazione di Porta a Porta:

Gentile Redanzione,

nella puntata in oggetto , la Senatrice Adriana Poli Bortone, ha parlato della situazione lavorativa del Sud, citando l’azienda siderurgica di taranto Ilva, e facendo riferimento anche a Noi, Ex Dipendenti della British American Tobacco, inizia a parlare di Noi dal 1:16:25 quando si parla di cassa integrazione. Quei lavoratori fermi da mesi dove come ha detto lei Dott. Vespa “hanno pagato il conto prima della cena” siamo Noi.

L’azienda ci ha presi in giro sin dall’inzio, con retribuzioni arretrate (abbiamo ricevuto quest’oggi quella del mese di novembre), promesse di lavoro mai mantenuti, per non parlare dei PIANI AZIENDALI proposti, mai avviati, non hanno mai preso forma. Idee e progetti campati in aria… La situazione interna era davvero drammatica, ci mancavano anche le sedie dove sederci, un’ambiente per niente igenico, per non parlare dei servizi (mancanza di carta igenica e altro…) situazioni inverosimili.

Non vogliamo prolungarci molto su questo discorso, abbiamo deciso di metter su un blog, dove raccontare le nostre vicende, le nostre situazioni giornaliere e invtiamo Lei ed il suo Staff a dare uno sguardo c’è tutta la nostra storia, i nostri continui disagi.

Il blog è molto seguito anche da esponenti vicini al Sen. Piccone, che non è altro che amministratore unico di IP Srl e anche di Korus Spa (Latina), troverà molte informazioni sul nostro blog.

Per qualsiasi cosa può contattarci a questo numero ****** (*******) oppure risponderci a questa mail, Le saremo grato se ci prendesse in considerazione, visto anche il grave problema di disoccupazione in Italia e sopratutto nel Sud.

Rimaniamo a vostra disposizione
Cordiali saluti


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore