Bimbi per confezionare e spacciare droga, 45 fermi a Napoli contro il clan Elia

Pizzo ai pusher, coinvolti donne e un ristoratore

17 Gennaio 2017   12:56  

Bimbi per confezionare dosi di cocaina o per consegnarle, altri minori coinvolti, insieme con numerose donne, estorsioni ai pusher e a un ristoratore. E' lo spaccato di una indagine dei carabinieri, coordinati dalla Dda di Napoli, che stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 45 persone contro il clan Elia.

Il ristoratore era costretto dai capi clan a regalie e il pizzo era imposto anche ai gestori delle "piazze di spaccio". Le 45 persone sono ritenute a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio di droga, estorsioni e detenzione e porto illegale di armi, reati aggravati dal metodo mafioso.

Ricostruito dagli investigatori l'organigramma del clan camorristico degli "Elia", che controlla gli affari illeciti nel centro di Napoli dalla zona del "Pallonetto a Santa Lucia", tra piazza del Plebiscito e via Santa Lucia, a ridosso del lungomare, del Borgo Marinari e di via Partenope.


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