Biscazzieri e ricostruzione: che fine hanno fatto i soldi delle lotterie per L'Aquila?

Accuse della Pezzopane al commissario Chiodi

31 Maggio 2012   15:39  

È fissato per domani, davanti al gip di Milano Cristina Di Censo, l'interrogatorio di Massimo Ponzellini, l'ex presidente della Banca Popolare di Milano finito martedì agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta milanese con al centro alcuni finanziamenti sospetti e presunte mazzette per 5,7 milioni di euro.

La Procura indaga su un totale di oltre 300 milioni di euro di presunti finanziamenti irregolari concessi a diverse società dalla Bpm quando era guidata da Massimo Ponzellini e dal suo «attendente», Antonio Cannalire, che «veicolava» le richieste che provenivano dalla politica, «da un ministro», come ha riassunto un teste, «o da un sottosegretario o comunque da qualche uomo delle istituzioni».

Ponzellini, difeso dal legale Marco Zanotti, dovrà presentarsi in Tribunale a Milano domani per l'interrogatorio di garanzia. È stato invece fissato per lunedì prossimo l'interrogatorio di Antonio Cannalire, l'ex braccio destro di Ponzellini, anche lui accusato di associazione per delinquere e corruzione. Resta ancora latitante all'estero Francesco Corallo, titolare di Atlantis.

I tre sono accusati di associazione per delinquere e corruzione, e secondo l'accusa Ponzellini, con la collaborazione di Cannalire, avrebbe nel tempo concesso finanziamenti quantomeno sospetti a politici e imprenditori «amici».

Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex collaboratore di Tremonti, Marco Milanese, che secondo i magistrati inquirenti avrebbe «sponsorizzato» in Parlamento una legge sui giochi d'azzardo per favorire Corallo, la cui società, l'Atlantis, si occupa proprio di gioco d'azzardo.  

Il riferimento è la legge 39 del 28 aprile 2009: una norma teoricamente rivolta ad aiutare la popolazione terremotata dell’Abruzzo, ma in realtà autorizzava l’utilizzo nei locali pubblici delle macchine videopoker. Parte del testo sarebbe stato redatto da uno studio di consulenze di Roma, su commissione dello stesso Corallo, attualmente latitante.

C'è poi una questione, se vogliamo più banale, legata ai giochi d'azzardo pro-terremotati: non si sa ancora che fine abbiano fatto i soldi incassati e che dovrebebro essere utilizati per la ricostruzione. 

Sulla vicenda interviene ancora una volta l'assessore comunale del'Aquila Stefania Pezzopane

"Inviero' alla Procura di Milano le varie note inoltrate in questi anni con le poche e omertose risposte ottenute sulla vicenda dei fondi dei giochi per la ricostruzione dell'Aquila".

Questo il commento dell'assessore Stefania Pezzopane sull'inchiesta che ha svelato l'intreccio perverso costruito sui soldi dei giochi destinati ai terremotati abruzzesi.

"L'ennesima beffa per L'Aquila - accusa - avvenuta evidentemente anche grazie ai silenzi e alle omerta' del Commissario Chiodi, che non ha mai risposto alle mie richieste di informazioni e di tutti quelli che con la loro distrazione si sono resi complici di una tale vergognosa vicenda.

Emergono inquietanti risvolti dagli arresti per corruzione effettuati a carico di Massimo Ponzellini. La vicenda dei fondi, che dovevano arrivare all'Aquila dalla legge sul terremoto approvata dal Parlamento, mi era parsa oscura fin dall'inizio.

Il decreto prevedeva che una percentuale delle giocate e delle lotterie fosse destinata alla ricostruzione dell'Aquila, ma dopo tre anni, del milione e 500 mila euro non si trovava traccia.

Eppure fioccavano i comunicati stampa dei Monopoli di Stato che propangandavano i buoni esiti della raccolta. Fin dal 2010 ho richiesto informazioni e chiarimenti.

La mia prima richiesta risale al 12 febbraio 2010, la seconda al 3 settembre dello stesso anno e per entrambe nessun Ente ha mai dato una risposta concreta e precisa. Le mie sollecitazioni pero' non si sono mai fermate.

Il 15 aprile del 2011 - ricorda Pezzopane - chiesi spiegazioni al Ministero dell'Economia, al Direttore dell'Agenzia delle Entrate, all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, al Commissario per la ricostruzione e al Capo della Protezione Civile.

Il Direttore dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato finalmente rispose (il 20 aprile) ma solo per informarci di aver girato la nostra richiesta di informazioni alla Ragioneria Generale dello Stato, competente per materia. Rispose anche il Direttore dell'Agenzia delle Entrate ma paradossalmente per dirci che tali notizie andavano chieste all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato!"

"Il 6 giugno 2011 - continua l'assessore - inoltrai un nuovo sollecito, indirizzato oltre che al Ministero dell'Economia, alla Ragioneria dello Stato, all'Agenzia delle Entrate Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, al Commissario per la ricostruzione e al Capo della Protezione Civile.

L'unico a rispondere a giugno 2011 fu il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che affermo' che tali risorse non erano mai transitate nel bilancio del Dipartimento della Protezione Civile.

Dopo tutto cio' ha regnato il silenzio assoluto, fino alla trasmissione Report, a cui ebbi modo di partecipare e nella quale denunciai la vicenda e, grazie all'inchiesta giornalistica di Sigfrido Ranucci, venimmo a sapere dal collaboratore di Chiodi, Morgante, che le risorse arrivate a L'Aquila per la ricostruzione erano meno della meta' del milione e 500 mila euro previsti dal decreto Abruzzo.

All'indomani della trasmissione Report, il 29 novembre 2011, scrissi nuovamente al Ministero dell'Economia e Finanze, al Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato, al Direttore dell'Agenzia delle Entrate, al Ministero dell'Agenzia delle Entrate, al Commissario delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi e al Capo della Protezione Civile per avere risposte chiare su quanto appreso.

L'unica risposta e' stata quella del Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, con la quale si confermava una precedente risposta di fatto nulla".

"Alla luce di quanto appreso dai giornali - dichiara ancora la Pezzopane - ritengo che la piu' grave omerta' sia stata quella di Gianni Chiodi che, in veste di Commissario alla ricostruzione, era deputato a far arrivare quei soldi a chi erano destinati.

Finalmente, si sta snodando questo gomitolo ed emergono addirittura complicita' politiche dell'ex sottosegretario Milanese, relatore del disegno di legge.

Ci auguriamo - conclude la Pezzopane - che per i terremotati dell'Emilia Romagna il nuovo Governo tecnico non fara' come e' stato fatto per noi, e che vi sia un controllo puntuale su ogni centesimo stanziato sia per l'emergenza che per la ricostruzione".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore